“Sembra che non siamo più connessi. Come possiamo superare questa distanza? Come possiamo ristabilire un legame più umano e meno virtuale“?
Con questa domanda di Wendy Muraro, apparentemente familiare ma posta in modo eccellente, alla persona giusta, ha avuto inizio l’interessantissima lezione della professoressa Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dello Sviluppo all’Università di Padova ed esperta di psicologia dell’apprendimento, tenutasi ieri a Palazzo Santo Stefano.
È stato un momento raro, in cui l’emozione del coro delle sindaco e vicesindaco dei Comuni della provincia di Padova è stato seguito da una profonda riflessione, durata quasi un’ora, sulle nostre emozioni come esseri umani e su come queste siano fondamentali per il nostro sviluppo personale, la nostra felicità e la nostra vita in questo mondo.
La risposta, già alla prima domanda, ha dimostrato la competenza della professoressa: “Le emozioni non sono semplici onde superficiali, ma funzioni neurologiche vitali che plasmano il nostro sistema nervoso e influenzano la memoria e il futuro. Mai, nella storia dell’umanità, le persone sono state così iperconnesse in tempo reale a livello globale. I ricercatori si sono quindi chiesti: quale emozione prova il nostro cervello nell’essere costantemente connessi con gli altri in tutto il mondo? Ci si sarebbe aspettati un senso di vicinanza e arricchimento reciproco, eppure si è scoperto che la condizione predominante oggi è la solitudine. Se la nostra specie è abituata a vivere in un certo modo da milioni di anni, l’immergersi costantemente in stimoli non naturali può alterare il nostro sistema biologico“.
Siamo abituati a considerare le emozioni come fugaci, ma in realtà hanno un impatto profondo sul nostro sviluppo e benessere. Solo attraverso un approccio scientifico alle dinamiche affettive possiamo affrontare problematiche come ansia, depressione, disturbi alimentari e dipendenze che interessano le giovani generazioni.
Da qui nasce l’idea della ‘scienza servizievole’, che mira a creare alleanze sul territorio tra scienziati, scuole e famiglie per migliorare il benessere emotivo di tutti e sostenere coloro che sono più vulnerabili. Ognuno di noi può contribuire al benessere agendo con piccoli atti di coraggio nella vita di tutti i giorni.
È possibile seguire l’intero evento di ieri tramite il seguente collegamento (video Youtube)