‘Kina e Yuk alla scoperta del mondo’, Benedetta Rossi con “anima e cuore” nel doppiaggio


Nelle sale dal 7 marzo il documentario firmato da Guillaume Maidatchevsky: la storia di due volpi artiche alle prese con un ecosistema fragile. La food blogger italiana: “Ho cercato di fare un buon lavoro”.
Roma, 28 feb. – Un’avventura ai confini del grande Nord dove i protagonisti sono due volpi artiche, Kina e Yuk, alle prese con una natura selvaggia e un ecosistema fragile, dove i ghiacciai si sciolgono inaspettatamente diventando pericolosi puzzle di ghiaccio. La voce narrante è quella di Benedetta Rossi, una delle food blogger italiane più seguite sui social che, come una mamma che racconta una storia avvincente ed emozionate ai propri bambini, conduce con “anima e cuore” gli spettatori in questo incredibile viaggio. Arriva al cinema dal 7 marzo ‘Kina e Yuk alla scoperta del mondo’, firmato da Guillaume Maidatchevsky che, dopo ‘Ailo – Un’avventura tra i ghiacci’ e ‘Vita da gatto’, torna a raccontare sul grande schermo una storia per famiglie.
Immagini di una natura incontaminata e ricca di fascino fanno da sfondo alla storia di ‘Kina e Yuk – Alla scoperta del Mondo’, distribuito in esclusiva per l’Italia da Adler Entertainment. Ispirato ad una storia vera, il film segue le avventure fra i banchi di ghiaccio del Canada di una coppia di volpi polari che, separata dallo scioglimento dei ghiacci, dovrà affrontare molti pericoli ed esplorare nuovi territori nella speranza di riunirsi in tempo per la nascita dei cuccioli. Le riprese, iniziate a fine gennaio 2023, in condizioni di freddo estremo, sono durate 15 settimane e sono terminate nel giugno dello stesso anno.
“Quando mi hanno chiesto di doppiare il film – ha confessato Benedetta Rossi – ho accettato subito. Questo non è da me ma quando ho letto la trama e ho visto qualche spezzone non ho avuto dubbi anche se con tanta paura perché sapevo di entrare in un mondo sconosciuto”, afferma Benedetta, che ammette: “Sono entrata nel mondo del doppiaggio sapendo di non essere assolutamente all’altezza, ma cercando comunque di fare un buon lavoro”.
Con le volpi, racconta la food blogger, “sono entrata subito in empatia: i loro versetti, i loro sguardi li ho sentiti nel profondo, tanto che mi capita ancora di sognarli”. Fulcro della storia il disastro ambientale di cui noi siamo i maggiori responsabili: “mi ha colpito vedere quello che sta succedendo all’ambiente da loro punto di vista”.
Mettersi nei panni degli altri, spiega Benedetta, è un esercizio soprattutto per i più piccoli che rappresentano il futuro e la speranza che qualcosa possa cambiare. “Quando ho iniziato tanti anni fa, nel 2011, pensavo di parlare solo alle persone adulte ed invece sono seguita tanto anche dei bambini che mi vedono un po’ come una zia”, afferma Benedetta raccontando anche di alcune critiche ricevute dagli addetti del settore.
Dalla tv ai libri fino al doppiaggio: “Nella mia vita mi è sempre stato detto che non potevo farlo. Io, invece, l’ho fatto. Sono entrata in questo mondo (quello del doppiaggio, ndr) in punta di piedi e ne uscirò nello stesso modo ma se riuscirò a portare anche una sola persona in più al cinema, in un mondo meraviglioso che tutti dovremmo apprezzare, allora sentirò di aver fatto qualcosa”. E la regola del gioco che vale sempre la detta la Benedetta voce narrante: “Tutti gli esseri viventi che lottano per la sopravvivenza meritano rispetto”.

(Adnkronos)