La campagna Città2030 di Legambiente fa tappa a Padova

Padova verso il 2030, ancora lontana dagli obiettivi

La campagna Città2030 di Legambiente fa tappa a Padova per presentare i dati sulla mobilità urbana.
Qualità dell’aria e sicurezza stradale le note dolenti, bene le ciclabili e lo sharing
Legambiente: “Per raggiungere gli obiettivi europei serve accelerare e risolvere i problemi cronici”

Legambiente presenta oggi la scheda città Padova 2030, l’approfondimento realizzato in occasione della tappa di “Città2030: le città e la sfida del cambiamento”, la campagna itinerante dell’associazione ambientalista, organizzata nell’ambito della Clean Cities Campaign,   che fa il punto sulle politiche cittadine per la riduzione dell’inquinamento atmosferico, la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico. La scheda costituisce un focus sui principali indicatori urbani relativi alla mobilità e alla qualità dell’aria, affiancati da strumenti e proposte per trasformare Padova in una vera clean city, entro il 2030.

Recentemente diffusi dal rapporto “Mal’aria di città”, i dati sulla qualità dell’aria evidenziano livelli di inquinanti tra i più alti in Italia. “Seppur stabili e al limite dell’attuale normativa italiana, ad allarmare è la distanza rispetto ai valori consigliati dall’OMS e a quelli che stanno per essere adottati dall’Europa per il 2030”, dichiara Francesco Tosato, Presidente di Legambiente Padova. “Il PM10 dovrà essere ridotto del 37% entro il 2030, il PM2.5 del 58% e gli ossidi d’azoto (NO2) del 32%. Uno sforzo notevole da fare in soli 6 anni”. 

Qualità dell’aria e mobilità sono strettamente connesse, così come il rapporto tra quest’ultima e l’incidentalità. Attualmente, il numero di auto è ancora troppo elevato, con 62 veicoli ogni 100 abitanti. Questa cifra dovrà essere ridotta di quasi la metà entro la fine del decennio, anche in considerazione del pesante bilancio annuale che conta quasi 7 morti e feriti ogni 1.000 abitanti l’anno.  Numeri che il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale propone di dimezzare al  2030, rispetto ai dati rilevati nel 2019. Un traguardo tutt’altro che scontato.
“Si capisce bene il ruolo strategico del trasporto pubblico in questa difficile partita – prosegue Tosato – oltre al completamento del sistema Smart che sarà senz’altro di grande aiuto alla qualità della viabilità cittadina, non dobbiamo dimenticare il servizio dei Bus, che dovrà essere implementato per garantire i collegamenti nei quartieri non attraversati dalle linee tranviarie”. Guardando i numeri, Il TPL sul fronte dei passeggeri con 90 viaggi per abitante/anno il trend si conferma in risalita, anche se ancora insufficiente rispetto alle esigenze della città, che con circa 70.000 studenti universitari necessiterebbe di un servizio più ampio e capillare. Così come l’offerta ciclabile in sharing, seppur ottima rispetto al contesto italiano, andrebbe ulteriormente ampliata per fare fronte ad una domanda in continuo aumento, anche considerata l’auspicata riduzione dell’uso dell’auto privata.

Sul fronte ciclabilità, dai numeri risulta evidente come la dotazione chilometrica di piste e corsie ciclabili sia uno dei punti forti di Padova, con 194 km, sono già state realizzate 2 terzi dei 300 km di percorsi ciclabili previsti dal Pums. “A dover essere migliorata semmai è la qualità, troppo spesso infatti ci troviamo di fronte a interventi anacronistici, l’ampia utenza ciclabile padovana merita di meglio: corsie ampie e protette, evitando dove possibile la commistione con i pedoni che genera insicurezza per entrambe le categorie”, commenta Tosato che prosegue a proposito del ridisegno dello spazio urbano. “La Città30 di cui si discute sempre di più, non è solo il futuro, può essere il presente. Anche a Padova è auspicabile l’estensione e il miglioramento delle strade a velocità calmierata per ridurre la gravità degli incidenti stradali, affinché si possa concretamente perseguire l’obiettivo del PNSS. Sappiamo bene che non si tratta solo di applicare segnaletica e far rispettare divieti, ma di ridisegnare il territorio, anche attraverso misure come strade scolastiche e isole ambientali”.

Novità di quest’anno è Il Tom Tom city index, che ci aiuta a superare la percezione circa l’impossibilità di poter percorrere le strade urbane a 30km/h, mantenendo inalterate le nostre abitudini e aumentando enormemente la sicurezza stradale. Padova non fa eccezione: attualmente la velocità media nelle ore di punta è di 37 km/h, dunque prossima al  limite suggerito.

La campagna Città2030 di Legambiente è un viaggio in 18 capoluoghi italiani, da Nord a Sud, per promuovere una mobilità a zero emissioni e per chiedere città più vivibili e sicure. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della Clean Cities Campaign, una coalizione europea di ONG e organizzazioni della società civile. Oltre alla tappa di oggi a Padova, la campagna ha fatto sosta anche a Perugia e Bologna, e prosegue il suo itinerario con tappe a Roma il 26 febbraio, Milano il 27 febbraio, Latina il 28 febbraio, Firenze il 29 febbraio e il 1 marzo, Torino l’1 e il 2 marzo, Catania l’1 e il 2 marzo, Lecce il 3 e il 5 marzo, per concludersi infine a Genova il 4 e il 5 marzo.

Il racconto della campagna e la petizione. È possibile seguire tutte le tappe di Città2030 sulle pagine Facebook, Instagram Legambiente Lab e Twitter GreenMobility.  Legambiente lancia anche per quest’anno la petizione on line “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!” con la quale chiede al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada.

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(Legambiente Padova)