Celiachia, allergia e intolleranza al glutine: non sono la stessa cosa

Sono usciti i nuovi dati sul numero dei celiaci in Italia, una cifra in continuo aumento, ma spesso si fa confusione tra la celiachia, intolleranza e allergia al glutine perché non si è a conoscenza delle differenze.

In questo articolo si vedrà in cosa si differenziano queste tre condizioni diverse e come affrontarle.

Cos’è la celiachia

La celiachia, condizione autoimmune cronica, si manifesta nel contesto dell’intolleranza al glutine, una proteina presente in cereali come frumento, orzo e segale. Nel soggetto celiaco, l’ingestione di glutine provoca una risposta immunitaria che danneggia la mucosa dell’intestino tenue, compromettendo l’assorbimento dei nutrienti. Questa patologia, a volte sottovalutata, può manifestarsi in modo eterogeneo, coinvolgendo una vasta gamma di sintomi gastrointestinali, dermatologici e sistemici.

La diagnosi della celiachia richiede un approccio multidisciplinare, coinvolgendo esami sierologici, biopsie intestinali e valutazioni cliniche. Una volta confermata la condizione, il paziente si trova di fronte a una sfida quotidiana, in quanto l’eliminazione totale del glutine dalla dieta diventa imperativa. Questo presupposto non solo implica la rinuncia agli alimenti ovviamente ricchi di glutine, ma richiede un attento scrutinio degli ingredienti, poiché il glutine può essere occulto in molte preparazioni alimentari. Per fortuna in commercio sono ormai molti i marchi che offrono soluzioni come la pasta senza glutine, un alimento che permette ai celiaci di non rinunciare ad una delle preparazioni principali della cucina italiana.

Il paziente celiaco, pertanto, deve essere rigoroso nella scelta e preparazione dei cibi, evitando anche le contaminazioni che, ad esempio, possono avvenire se nella stessa cucina si preparano alimenti con glutine. Riassumendo, la celiachia richiede impegno a lungo termine e un monitoraggio medico continuo, poiché non è una condizione reversibile: la dieta adeguata è fondamentale per prevenire complicazioni e migliorare la qualità della vita del paziente.

Intolleranza e allergia al glutine

L’allergia al glutine e l’intolleranza al glutine sono condizioni associate al consumo di questa proteina, ma differiscono significativamente dalla celiachia sotto vari aspetti.

L’allergia al glutine rappresenta una risposta eccessivamente reattiva del sistema immunitario a questa proteina. Contrariamente alla celiachia, dove l’infiammazione è prevalentemente concentrata nell’intestino tenue, nell’allergia al glutine, la risposta immunitaria può coinvolgere vari organi e tessuti del corpo. La manifestazione di sintomi può comprendere non solo disturbi gastrointestinali come nausea e diarrea, ma anche reazioni cutanee come orticaria, gonfiore e prurito.

D’altra parte, quando si parla di intolleranza al glutine ci si riferisce ad una reazione avversa al glutine che, a differenza della celiachia, non coinvolge il sistema immunitario. I sintomi dell’intolleranza al glutine possono essere simili a quelli della celiachia, ma sono generalmente meno gravi e non causano danni permanenti all’intestino.

È fondamentale sottolineare che, mentre la celiachia richiede un’eliminazione totale e permanente del glutine dalla dieta, sia l’allergia al glutine che l’intolleranza al glutine consentono una certa flessibilità. I pazienti con allergia al glutine devono evitare il contatto con il glutine in tutte le sue forme, ma in alcuni casi possono tollerare piccole quantità senza gravi conseguenze. Nel caso dell’intolleranza al glutine, la gestione è basata sulla riduzione del consumo di glutine per alleviare i sintomi.