Obbligo per i forfettari e non solo: le novità sulla fatturazione elettronica nel 2024

Milano, 19 Gennaio 2024 – La principale novità per quanto riguarda le fatture elettroniche nel 2024 è senza dubbio l’estensione dell’obbligo di fatturazione tramite SDI anche a titolari di partita IVA in regime forfettario o appartenenti al vecchio regime dei minimi. Non è l’unica, però, ragione per cui vale la pena provare a riassumere cosa succederà quest’anno nel fisco digitale.

Fatture elettroniche e obbligo di conservazione a norma: cosa è cambiato dal 1 gennaio

Mezzo milione di professionisti in più innanzitutto, seconde delle stime, potrebbero trovarsi, come accennato in apertura, per la prima volta alle prese con la fatturazione elettronica. Lo scorso 31 dicembre è scaduto, infatti, quel regime transitorio previsto dal Decreto Legislativo 127/2015 che, a certe condizioni, consentiva ai titolari di partita IVA di continuare a utilizzare le fatture cartacee almeno per le transazioni tra privati (l’obbligo di fatturazione elettronica era scattato subito invece per forfettari, minimi ed enti del terzo settore in regime forfettario che emettono fatture alle pubbliche amministrazioni). Dal 1 gennaio 2024, insomma, chiunque emette fattura dovrà farlo in formato elettronico.

La novità è intesa a semplificare numerose operazioni fiscali e soprattutto a rendere più facilmente tracciabili e conoscibili al fisco gli importi fatturati. Forse la conseguenza più importate della fatturazione elettronica obbligatoria per il regime forfettario è del resto, come molti addetti ai lavori hanno fatto notare, proprio la maggiore probabilità di essere oggetto di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, su acquisti e forniture incongrue rispetto al volume di fatturato per esempio.

Non mancano, certo, anche conseguenze più pratiche. Chi non lo abbia ancora fatto dovrà registrarsi all’applicativo disponibile gratuitamente sul sito della stessa Agenzia delle Entrate che consente di emettere e conservare le proprie fatture. Un’alternativa è rappresentata dal software di fatturazione elettronica in cloud Kubik di Alias Digital che aiuta piccole imprese e giovani imprenditori a gestire in maniera snella e più efficiente i principali aspetti fiscali del proprio business.

Tra gli obblighi che derivano dall’obbligo di fatturazione elettronica esteso anche a forfettari e minimi, di cui gli stessi potrebbero sottostimare l’importanza, c’è infatti anche quello di registrazione e conservazione a norma delle fatture elettroniche. I migliori servizi di fatturazione elettronica di occupano anche di questo aspetto, ma per una maggiore sicurezza e riuscire a conservare in un unico “luogo” tutta la documentazione digitale della propria azienda si potrebbe optare per servizi ad hoc come Doceasy.

Le altre novità sulla fatturazione elettronica nel 2024

Per tornare alle novità 2024 sulla fatturazione elettronica, quest’anno cambiano gli elenchi di controllo (semplificando all’osso viene rifiutata la fattura elettronica se è riscontrata l’invalidità della dichiarazione d’intento) e le modalità per accedere al regime del reverse change (anche nel caso delle operazioni realizzate con l’estero ma non correttamente assoggettate a tale regime si potrà ricorrere al documento TD28). Altre novità previste sono quelle che consentono agli operatori agricoli in regime speciale di gestire automaticamente le liquidazioni IVA e, soprattutto, l’applicazione delle regole tecniche previste in Europa per le fatture elettroniche verso le PA e capaci di garantirne la piena interoperabilità. 

Responsabilità editoriale: TiLinko – Img Solutions srl