Pan (Lega -LV): “No al Pdl Fine Vita, non spetta al Consiglio regionale Veneto e si rischia di abbandonare chi versa in disagio economico e sociale”

16 gennaio 2024

(Arv) Venezia 16 gen. 2024 –      “Ho votato no al Progetto di legge sul Fine Vita, rischia di portare all’estremo la disperazione di chi si sente solo. In un ambito, peraltro, su cu soltanto il Parlamento nazionale può legiferare”. Questa è la dichiarazione di Giuseppe Pan, della Lega – Liga Veneta in merito alla proposta di legge regionale discussa oggi, martedì 16 gennaio nella seduta di Consiglio regionale.

“A ricorrere al fine vita – spiega Pan – è soprattutto gente che versa in gravi condizioni economiche, psicologiche e di salute. E che proprio per tali motivi si sente abbandonata. Si nasce soli e si muore soli, ma se si viene accompagnati nelle situazioni più estreme credo che la nostra esistenza ne benefici. L’ho riscontrato nella mia esperienza da amministratore pubblico e da cittadino, nelle normali visite alle Case di riposo, come pure nei miei lutti personali per amici scomparsi a seguito di gravi tumori: quante persone sarebbero ancora tra noi, se non si fossero sentite più utili per la società? E se non ci fosse stata comunque speranza per loro, avrebbero potuto almeno salutare i propri cari prima della dipartita? A tal proposito, mi vengono in mente i sempre maggiori casi di cittadini che ricorrono al fine vita in altri paesi europei dove i rapporti personali e familiari si sfaldano sempre più”.

“Unito a questa, fondamentale questione, c’è un aspetto tecnico altrettanto importante, ribadito più volte dai colleghi: una norma del genere può essere proposta e dibattuta solo a livello nazionale, con tutti i risvolti annessi. In primis, come è stato detto, per la contestuale implementazione delle cure palliative e al loro effetto concreto nell’alleviare l’esistenza di un malato terminale. Quindi per come dovremo rapportarci con i medici obiettori di coscienza e i comitati etico-scientifici. E per gli eventuali ricorsi alla Corte Costituzionale, con pesanti ricadute sulla nostra attività istituzionale. Per tutti questi motivi, non posso essere favorevole alla proposta legislativa in esame. Anche se rispetto chiunque abbia partecipato al dibattito e votato secondo la propria coscienza“, conclude Giuseppe Pan.

(Regione Veneto)