Matricole in aumento negli atenei italiani



L’università torna ad attirare i giovani nel nostro Paese, almeno dal punto di vista del numero delle matricole che per l’anno accademico 2023/2024 segnano un aumento del 3% rispetto all’anno precedente. Un indicatore incoraggiante, specie considerando che a livello europeo siamo al penultimo posto per numero di giovani laureati e senza dimenticare la flessione demografica che comincia a farsi sentire nelle scuole. Nel dettaglio, a dicembre 2023 risultano iscritti negli atenei italiani 304.920 matricole contro le 295.660 dell’anno 2022/2023. Va ricordato che si tratta di dati provvisori comunicati dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che saranno confermati o rivisti verso la primavera. In ogni caso il trend sembra in crescita, specie nel numero di ragazze neoiscritte nei vari atenei, in aumento di quasi 6 mila unità nell’ultimo anno e che costituiscono il 56,5% del totale. Parlando però di facoltà tecnico-scientifiche anche note come Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics), la percentuale di studentesse si riduce notevolmente ben al di sotto della metà del totale, per l’esatezza si tratta del 39%. A tale proposito l’Istat rileva che nel 2022 solo una laureata su sei ha una laurea in discipline Stem. Un tema che fa riflettere, dato che sono proprio le materie Stem ad essere quelle a maggiore spendibilità sul mercato del lavoro. Sempre l’Istat, infatti, segnala che il tasso di occupazione tra i 25-64enni laureati in discipline Stem è all’86% contro, ad esempio, il 77,7% dei laureati dell’area umanistica e l’83,7% dell’area socio-economica.
Dai primi dati è possibile ricavare anche indicazioni sui singoli atenei. Colpisce ad esempio il calo di immatricolazioni all’Università La Sapienza di Roma dove sono scesi a 17.367 dell’anno accademico 2023/2024 contro i 18.018 dell’anno 2022/2023. In ripresa invece il numero di matricole alla Federico II di Napoli (+383 iscrizioni) e alla Statale di Milano (+224).
Trend in crescita anche per le iscrizioni nelle Università di Bologna che a dicembre 2023 registra 340 matricole in più e l’Università di Padova con una ventina in più. Segno negativo invece per l’Universtità di Torino che nell’ultimo anno ha perso 385 matricole. Tra le università private di cui sono disponibili i primi dati, si segnala la Luiss di Roma che registra un aumento considerevole di matricole negli ultimi tre anni accademici, oltre 700.

(Adnkronos)