Presse piegatrici elettriche: come si utilizzano e per cosa?

Le presse elettriche sono utilizzate in una molteplicità di applicazioni industriali e manifatturiere dove è necessario esercitare una forza controllata su materiali.

Alcuni dei settori e degli utilizzi più comuni includono lo stampaggio di materiali plastici e la lavorazione dei metalli, ma anche l’industria dei gioielli e di oggetti preziosi, nei quali la precisione è tutto.

Le presse elettriche sono più moderne e tecnologiche delle classiche cosiddette “presse idrauliche”, ossia quelle la cui funzione è legata alla forza meccanica di pistoni e allo scorrimento di un fluido oleoso, chiamato “fluido idraulico”. Queste ultime vengono ancora utilizzate, ma le presse elettriche si possono considerare le presse di ultima generazione e rispetto a quelle idrauliche presentano sicuramente più vantaggi, in primis il risparmio in termini economici per il mantenimento dello strumento stesso.

Il meccanismo di funzionamento è poi diverso: le presse elettriche non si avvalgono di alcun sistema di ingranaggi che necessita di fluido idraulico, ma semplicemente di motori alimentati a corrente e presentano inoltre un sofisticato computer a controllo numerico (“CNC”, o “Controllo Numerico Computerizzato”).

Questo è un sistema di programmazione preventiva della macchina, che consente ad un operatore di scegliere, tramite codice, la forza e l’angolo di piegatura, rendendole di fatto prevedibili, modificabili e controllabili senza alcun problema.

Esiste quindi la possibilità di sapere preventivamente, tramite la creazione di un modello digitale, come sarà il prodotto finito. Importante quindi la supervisione umana e la capacità di gestire il macchinario perché ogni pressa elettrica può avere il proprio linguaggio di programmazione da conoscere.

Questi linguaggi includono comandi con movimenti circolari e comandi lineari, comandi di discesa e comandi di risalita, che tramite coordinate possono creare accurati angoli di piegatura.

I costi per l’acquisto di una pressa di questo tipo possono variare a seconda della dimensione e soprattutto delle applicazioni di questa. Esistono in commercio piccole presse “da banco” per arrivare alle grandi presse elettriche industriali per la produzione di metalli stampati che possono avere costi ovviamente più elevati.

Vediamo ora in quali ambiti industriali vengono usate.

Lavorazione dei metalli per il settore automotive e aerospaziale

Le presse elettriche possono essere utilizzate per formare e modellare metalli in vari processi di lavorazione, come la fabbricazione di componenti per l’industria automobilistica e aerospaziale.
In passato, ma ancora oggi, vengono spesso impiegate per questi applicazioni anche le presse idrauliche, le quali esercitano una forza maggiore ed hanno un sistema di funzionamento diverso come già detto, ma le presse elettriche, grazie alla loro controllabilità sui risultati, si rivelano oggi delle preziose alleate

Stampaggio di materiali plastici

Le presse elettriche sono spesso impiegate per stampare e formare materiali plastici in diversi prodotti, come contenitori, parti automobilistiche e componenti elettronici. Il loro utilizzo è quindi legato alla produzione di oggetti di uso comune che spesso necessitano di essere successivamente assemblati al altre componenti e quindi la precisione nella rifinitura dei dettagli deve essere ottimale.

Grazie quindi all’elevata capacità di controllo preciso della forza e della posizione, le presse elettriche si rivelano le più adatte per lavorazioni di minuzia, come anche la formatura di parti o il taglio di componenti delicate.

Le presse elettriche sono utilizzate nella produzione di componenti plastiche per il settore automobilistico, come la formatura di pannelli, la lavorazione di componenti in plastica.

Infine la produzione di parti elettroniche per veicoli e aerei, basti pensare alla formatura di parti leggere e resistenti, utilizzate in aerei e razzi.