Sinodo diocesano: conclusi i lavori dell’Assemblea, la parola passa al vescovo Claudio

Con la votazione degli ultimi due documenti di indirizzo e proposta, domenica 17 dicembre 2023 (sessione finale) si sono conclusi i lavori dell’Assemblea sinodale della Chiesa di Padova. Ora la parola spetta al vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, che nei prossimi due mesi valuterà quanto emerso nei complessivi tre documenti emersi dal Sinodo, per consegnare poi le sue conclusioni in occasione della celebrazione conclusiva del Sinodo della Chiesa di Padova domenica 25 febbraio 2024. In quell’occasione l’Assemblea sinodale si ritroverà insieme al vescovo nella chiesa dell’Opera della Provvidenza S. Antonio a Sarmeola di Rubano (Pd), un momento di preghiera e ringraziamento e di orientamento per il futuro.

La sessione finale dei lavori dell’Assemblea sinodale – domenica 17 dicembre – ha visto tre momenti.

Una prima parte di:

  • memoria del percorso fatto in tre anni di lavoro tra fase preparatoria, indizione e celebrazione del Sinodo;
  • ringraziamento ai vari “attori” – dai moderatori degli spazi di dialogo alla commissione preparatoria, dalla segreteria del Sinodo ai moderatori dei gruppi di discernimento, ai relatori delle commissioni di studio e dei gruppi sinodali, alla presidenza del Sinodo, alla commissione di esperti, a tutte le realtà parrocchiali, di volontariato e religiose che hanno accompagnato i lavori del Sinodo attraverso servizi di vario genere;
  • prima verifica, nella consapevolezza che il Sinodo non “finisce”, ma ha sottolineato una dimensione costitutiva della Chiesa – sinodalità – applicando il metodo del discernimento, vera ricchezza di qualsiasi percorso. Verifica che ha visto la consapevolezza di alcune fragilità nell’esperienza sinodale, dovuta anche alla novità del percorso, ma anche la ricchezza che si traduce nel coinvolgimento di tantissime persone nelle varie fasi del Sinodo; nei 14 temi di partenza che hanno portato a numerose proposte da vagliare e selezionare; nella fedeltà con cui i membri sinodali hanno vissuto l’esperienza; nella consapevolezza che si sta vivendo una stagione di transizione per la Chiesa, che si fonda però su alcuni elementi cardine, emersi anche dai tre documenti votati dall’assemblea: la corresponsabilità (che trova nel testo sui ministeri battesimali una sua proposta di approfondimento e consolidamento); il radicamento al Vangelo (che vede nel sollecitare i Gruppi di Parola – secondo documento – la necessità di un alimentarsi costante alle fonti della fede cristiana); la collaborazione pastorale nel territorio (terzo documento), che a fronte di una realtà e società in rapida evoluzione e cambiamento evidenzia la necessità e l’opportunità di nuove forme di collaborazione e di sussidiarietà, anche pastorale.

Una seconda parte di votazione degli ultimi due documenti da consegnare al vescovo Claudio dal titolo rispettivamente: I gruppi della Parola: una sperimentazione da incoraggiare e avviare (relativo alla cosiddetta proposta 9); e Proposta 18 – Capire come attuare la collaborazione tra parrocchie vicine. Quale rapporto e interazione tra la singola parrocchia, le unità pastorali, il vicariato e gli eventuali gruppi di parrocchia.

Documenti votati a maggioranza dall’Assemblea sinodale.

Una terza parte di intensa preghiera finale per ringraziare del cammino fatto e di rilancio verso il futuro della Chiesa di Padova, che si è conclusa con un momento conviviale di scambio di auguri. Per tutti ora l’appuntamento è domenica 25 febbraio 2024.

Centrale è stato, durante la sessione finale dell’Assemblea sinodale, l’intervento del vescovo Claudio Cipolla che nei prossimi mesi lavorerà sui testi approvati e presentati dall’Assemblea. Dopo aver ringraziato per il cammino fatto insieme il vescovo ha sottolineato tre aspettidell’esperienza sinodale vissuta.

In primo luogo – ha evidenziato – «è stato un percorso formativo per tutti noi. Siamo cresciuti. Si sono aperti interessi, domande, dubbi, speranze, che hanno messo in cammino tanti di noi», non ultima la speranza che quanti hanno vissuto direttamente l’esperienza sinodale possano ulteriormente interessarsi anche a percorsi di formazione teologica e spirituale. Secondariamente «il percorso che abbiamo vissuto insieme ci ha fatto sentire parte della Chiesa; abbiamo imparato a voler bene a una Chiesa concreta, di cui abbiamo conosciuto rughe ma anche bellezze e aspirazioni. Vogliamo bene a questa Chiesa; è la nostra Chiesa, è la nostra famiglia e insieme viviamo le fatiche e le gioie. Il Signore ci chiama ad aiutare a guarire la Chiesa, ad averne cura».

Infine, ha ricordato il vescovo: «abbiamo visto anche tante diversità, ma non ci vogliamo lasciar spaventare. Le diversità sono una sfida per imparare a stare insieme nel rispetto, nell’attesa, nella ricerca perseverante di ciò che ci unisce: il Signore Gesù e la comunione che da lui scaturisce. Le diversità non sono opposizioni, ma il risultato di percorsi e storie diversi».

Alla luce del materiale consegnato e del lavoro fatto insieme ha concluso il vescovo: «ora devo assumermi la responsabilità di indicare alla nostra Chiesa la strada da percorrere. Non sarà facile! Pregate per me e per chi mi aiuterà perché a guidarmi sia lo Spirito del Signore Gesù e l’amore per la nostra Chiesa. Quelle da voi indicate sono piste, piste di lavoro aperte che indicano la fatica di arrivare a scelte comuni, condivise in modo uguale da tutti. Per questo apprezzo che si parli di pluralità di realizzazione, di coinvolgimento delle stesse comunità, di rispetto dei tempi diversi di maturazione».

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Durante le sessioni sinodali vengono votati tre documenti riferiti a tre proposte (17, 9, 18) che ora sono stati consegnati nelle mani del vescovo. Documenti che indicano alcune piste di lavoro per disegnare la Chiesa di Padova del futuro.

I tre documenti votati e consegnati al vescovo

Tutto il materiale riferito ai lavori sinodali è disponibile sul sito sinodo.diocesipadova.it

(Diocesi di Padova)