Comune di Padova: crescono del 20% i contributi alle scuole dell’infanzia paritarie e ai nidi privati per il biennio 2023/24 grazie alle delibere approvate dalla Giunta

La vigente normativa nazionale e regionale attribuisce ai Comuni competenze specifiche per la protezione e la tutela dell’infanzia ed affida agli stessi funzioni in materia di promozione della salute e del benessere dei minori e delle loro famiglie. In particolare, demanda agli Enti Locali la promozione e sostegno di servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia con l’obiettivo di una generalizzazione quantitativa e qualitativa dell’offerta formativa. 

Il Comune di Padova attualmente accoglie presso i propri asili nido 821 bambini e bambine e nella scuola dell’infanzia i minori iscritti sono 835 a cui si aggiungono 740 i bambini e le bambine iscritti alla scuola dell’infanzia statale. I servizi 0-6 offerti dal Comune di Padova e dalle scuole dell’infanzia statali non coprono la totalità del fabbisogno comunale espresso dalle famiglie e pertanto è necessario sostenere l’offerta rappresentata dai nidi privati e dalle scuole dell’infanzia paritarie al fine di garantire la più ampia offerta di servizi sul territorio comunale consentendo nel contempo, il contenimento dei costi per le famiglie. 

A tal fine sono tate sottoscritte, oramai da decenni, delle convenzioni con le scuole dell’infanzia paritarie e i nidi privati  che prevedono contributi da parte del Comune di Padova erogati direttamente alle scuole con la finalità di finanziare il  sostegno per i bambini con disabilità e contribuire alle spese di funzionamento, consentendo di contenere le rette a carico delle famiglie.  

Lassessora alle politiche educative e scolastiche Cristina Piva commenta: “Il Comune di Padova ha destinato, per il prossimo biennio e per ciascun anno, 1.680.000,00 Euro alle scuole dell’infanzia paritarie  e 1.114.000,00 Euro ai nidi privati riconoscendo un aumento del contributo del 20% rispetto ai quanto erogato negli anni passati.  L’Amministrazione ha condiviso l’esigenza di investire maggiori risorse di bilancio in questo delicato ambito della prima e seconda infanzia, consapevoli delle conseguenti rinunce e contrazioni per altre tipologie di spesa”. 

Il risultato raggiunto in questi anni, attraverso il sostegno alle scuole dell’infanzia paritarie e nidi privati è stato quello di consentire di mantenere in vita ed attivi nidi e scuole che diversamente non sarebbero stati in grado di proseguire la propria attività o calmierare le rette a carico delle famiglie. E i numeri parlano chiaro: circa 700 bambini e bambine accolti nei 20 nidi privati di Padova e circa 2.500 alunni delle 41 scuole dell’infanzia paritarie convenzionati. 

Il sostegno agli Enti convenzionati non si esaurisce con la semplice contribuzione economica: il Settore Servizi Scolastici, infatti, coinvolge le insegnanti ed il personale nelle occasioni di formazione, dalle scuole sono trasmessi al Comune di Padova i Progetti Educativo-Didattici. Inoltre, i gestori si rendono disponibili ad accogliere nelle proprie strutture, su richiesta del Servizio Sociale del Comune  bambini seguiti dal Servizio stesso”. 

Il sindaco Sergio Giordani sottolinea e conclude: “Questi luoghi di formazione sono presìdi importanti per la città, per il suo tessuto sociale e relazionale, per i nostri tanti quartieri che sono luoghi vissuti da persone e famiglie coi loro bisogni e la loro legittima volontà di una buona e capillare erogazione di servizi. La scelta compiuta dalla Giunta comunale ieri, è un passo molto concreto per quanto possiamo fare per dire che il Comune di Padova c’è, auspico che a ogni livello istituzionale nasca con urgenza la consapevolezza che si deve agire subito e con più sforzi per evitare quanto ha delineato il Vescovo, ovvero una situazione a breve termine che ci vedrebbe tutti più poveri”.

(Padovanet – rete civica del Comune di Padova)