CONSUMO SUOLO. IN VENETO SACRIFICATI QUASI 218MILA ETTARI. SALVAN:”DARE PIENA ATTUAZIONE ALLA LEGGE”

CONSUMO SUOLO. IN VENETO SACRIFICATI QUASI 218MILA ETTARI. SALVAN:”DARE PIENA ATTUAZIONE ALLA LEGGE”

GIORNATA SUOLO: COLDIRETTI, PERSI 77 KM2 DI TERRA ALL’ANNO, 2/3 AGRICOLA

Il consumo di suolo in Italia accelera alla velocità di 2,4 metri quadrati al secondo pari nel 2022 a ben 77 km2, quasi 2/3 dei quali sono stati sottratti all’agricoltura nazionale (63%). E’ quanto afferma la Coldiretti dopo la Giornata mondiale del suolo indetta dalle Nazioni Unite sulla base dell’ultimo rapporto Ispra che rivela anche quanto il Veneto abbia sacrificato in termini di terreno fertile: oltre 217 mila ettari, corrispondenti all’11,8% dell’intero territorio regionale. Una percentuale che supera di molto la media nazionale del 7,14%.

“Il suolo agricolo è una risorsa limitata e come tale deve essere preservata – afferma Carlo Salvan Presidente di Coldiretti Veneto – Coldiretti annovera tra i suoi principi quello della salvaguardia del territorio, un territorio, quello regionale, che si è trasformato molto negli ultimi anni e che ha prestato tanto suolo agricolo ad altri settori, come la costruzione edile, piuttosto che la realizzazione di infrastrutture o impianti fotovoltaici a terra. Serve una regia che valuti l’impatto dei tanti progetti perché il suolo agricolo deve mantenere la sua natura produttiva. Non condividiamo la necessità di essere sempre disponibili per ospitare determinati impianti o nuove progettualità – ribadisce Salvan – piuttosto, si cerchi di rivalutare altri ambiti, a esempio quei siti che necessitano di bonifiche ambientali.

Sul fronte delle energie rinnovabili – continua Salvan – per evitare una deriva speculativa, il legislatore regionale è intervenuto definendo degli indicatori di idoneità e inidoneità dei siti individuati per l’installazione degli impianti fotovoltaici, disincentivando i pannelli a terra, favorendo l’agro voltaico, ad esempio. Serve ora la piena attuazione della legge con le linee guida sulle procedure autorizzative e le delibere attuative che determinino le zone agricole di pregio”.

“Il Veneto come l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne. La perdita delle campagne pesa anche sull’approvvigionamento alimentare del Paese in un momento in cui peraltro l’incertezza e la guerra sta provocando difficoltà negli scambi commerciali favorendo le speculazioni. Occorre però accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio e che avrebbe ricadute positive anche in Veneto”- conclude Salvan.

(Coldiretti Padova)