25 novembre: Il video della Provincia contro il sessismo sul lavoro

Silvia Scordo

Gli atti di sessismo sul posto di lavoro generano un clima di intimidazione e insicurezza che colpisce principalmente le donne, contribuendo alla persistente disuguaglianza che posiziona l’Italia in una posizione molto arretrata nelle classifiche internazionali.

Partendo da questa constatazione, la Consigliera di Parità, Silvia Scordo, sostenuta dalla Provincia di Padova ha lanciato un’iniziativa speciale in occasione del 25 novembre volta a promuovere una cultura del rispetto sul luogo di lavoro.  Un video di sensibilizzazione che ha l’obiettivo di evidenziare come la violenza e la discriminazione spesso abbiano inizio con battute apparentemente innocue, ma che non lo sono affatto.

Il video, della durata di due minuti, è stato realizzato in due formati: uno adatto ai social media e un altro in orizzontale per il canale YouTube della Provincia. La produzione e la regia sono state affidate a Matteo Menapace, della videoe20. Il filmato vede anche la partecipazione di dipendenti dell’ente e cittadini comuni. Un attore professionista, Gianluca Da Lio, conclude con una battuta che rappresenta il cuore provocatorio della storia raccontata (“per fortuna sono nato maschio”). Le altre voci e le comparse sono interpretate da dipendenti, inclusi uomini, che si sono volontariamente resi disponibili per questa causa.

Il soggetto del video è semplice, ma purtroppo realistico: si segue una persona che cammina per i corridoi di un ufficio, senza poter vedere il suo volto fino agli ultimi secondi. Nel corso del percorso, la persona non può fare a meno di ascoltare le varie battute sessiste che i colleghi si scambiano o rivolgono alle colleghe: dalla battuta infelice sull’aspetto fisico di una collega come spiegazione per la sua promozione, alla battuta ancora più infelice sull’isteria della responsabile, fino alla domanda inequivocabilmente sessista rivolta a una ragazza che porta il suo curriculum vitae (“ha intenzione di avere figli?”), oltre ad altri commenti tipici del maschilismo e del sessismo.

La successione serrata di queste battute sessiste è così incalzante che risulta innaturale. Ci provoca fastidio, ci scuote e ci fa riflettere“, spiega Giulia Mercuriali, dell’ufficio della Consigliera di Parità della Provincia. “Quante volte abbiamo sentito battute simili e abbiamo lasciato passare, considerandole ‘normali’, ma provando un malessere e una colpa immotivati nel profondo. Ed è così che, alla fine, il protagonista ci sorprende con la sua battuta. Si tratta di un video provocatorio e forte, che grida l’importanza del rispetto, della gentilezza e della stima come fondamenta della convivenza civile“.

Abbiamo scelto”, spiega Silvia Scordo, “di porre particolare attenzione al tema del sessismo sul posto di lavoro perché, anche in questi momenti estremamente difficili per il nostro territorio e per il Paese intero, è fondamentale comprendere e far comprendere che gli eventi tragici rappresentano solo la punta dell’iceberg. Non sarà possibile evitarli senza lavorare sulla cultura sottostante, su un modo più ampio di trattare e concepire le donne, iniziando non solo dai luoghi di lavoro, ma con una semina pedagogica fin dalla più tenera età, ambiti in cui è calata in particolare l’attività di sensibilizzazione della Consigliera di Parità, quale pubblico ufficiale con incarico ministeriale”.

(Provincia di Padova)