Tecnologie innovative per catturare la CO2



Cercare nuove soluzioni per ridurre le emissioni di CO2 è diventato un obiettivo impellente dato che le emissioni a livello globale non accennano a diminuire ed anzi, secondo uno studio del Joint Research Center (JRC), dal 2021 al 2022 sono aumentate dell’1,4%. Dunque servono nuove tecnologie, ma ad oggi, secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) sono soltanto 40 le strutture operative in grado di catturare, utilizzare e immagazzinare la CO2. Parallelamente, però si stanno moltiplicando i progetti relativi a soluzioni innovative per la carbon capture. In particolare, l’IEA ha segnalato alcuni progetti attualmente a diverse fasi di sviluppo di altrettante Startup. Prima fra tutte Climeworks, realtà elvetica che ha sviluppato già nel 2021 in Islanda un grande ed efficiente impianto in grado di catturare fino a 4 mila tonnellate di CO2 l’anno. Attualmente sta mettendo a punto un ulteriore impianto ancora più efficiente con una capacità nominale di cattura di CO2 pari a 36 mila tonnellate l’anno. Gli impianti di Climeworks utilizzano l’aria riuscendo a catturare anidride carbonica con una tecnica denominata moisture-swing, che incorpora metodologie cinetiche innovative e diversi ioni con un ridotto consumo energetico. Tra le più innovative tecnologie per la carbon capture, la startup americana Captura ha messo a punto una soluzione in grado di catturare la CO2 dall’acqua dell’oceano. Il processo noto come Direct Ocean Capture sfrutta la salinità dell’acqua marina e l’elettricità prodotta da fonti rinnovabili per estrarre CO2, immagazzinarla e renderla riutilizzabile. Ultimamente si è anche parlato di un progetto messo a punto da un gruppo di scienziati dell’Università di Ginevra che punterebbe sulla capacità di alcuni microbi di catturare spontaneamente la CO2 grazie a particolari enzimi. Lo studio in corso ha permesso di isolare uno di questi enzimi che, una volta ramificato elettronicamente su un elettrodo, avrebbe convertito il diossido di carbonio in formiato.
In quanto alle tecnologie innovative per la carbon capture nel nostro Paese, la startup Energy Dome ha messo a punto un sistema che sfrutta la CO2 in formato fluido per immagazzinare energia attraverso un processo termodinamico chiuso. In sintesi, questa tecnologia trasforma l’anidride carbonica in propellente, grazie al fatto che la CO2 se riscaldata evapora e si espande, andando così ad azionare una turbina per generare energia elettrica, senza ulteriori emissioni in atmosfera. Per questo progetto, è la prima azienda italiana ad aver vinto nel 2022 il prestigioso concorso Bloomberg New Energy Finance Pioneer.

(Adnkronos)