Rete Utenti per caso: presentati i nuovi progetti, dedicati alla solitudine

Nella lettura dei bisogni la parola determinante è la solitudine e da qui i tre progetti, finanziati dalla Regione del Veneto con il DGR 480/2023, che inizieranno nel mese di dicembre in tre ambiti:

 i minori, per contrastare il ritiro e l’isolamento e supportare i giovani affinché diventino protagonisti attivi della Comunità e futuri agenti di cambiamento, ente capofila associazione Enars;
 gli anziani, per contrastare le loro solitudini e creare una comunità più inclusiva coinvolgendo in particolare i quartieri e aumentando i legami sociali attraverso la rete territoriale, Ente capofila Fondazione Opera Immacolata Concezione;
 i fragili nascosti, invisibili, anche nella malattia, in particolare quelle croniche, per offrire loro attività socio sanitarie e culturali volte ad un benessere costante nel tempo, Ente capofila AISF associazione italiana sindrome fibromialgica.

Caratteristiche delle azioni della Rete, il coordinamento di oltre 100 associazioni nato nel 2020 e che opera per il cambiamento sociale coinvolgendo le associazioni che lavorano in team e in territori diversi. I progetti, infatti, oltre all’Ente capofila vedono protagoniste una ventina di associazioni e diverse Istituzioni che hanno dato la collaborazione gratuita, coinvolgendo così diversi Comuni del Territorio provinciale.
Il Vicepresidente della Provincia di Padova, Vincenzo Gottardo, ha sottolineato come “in questi giorni difficili stiamo tutti riflettendo sulle molte condizioni, anche nascoste, di solitudine: dei più giovani, delle famiglie. Questi progetti sono importanti perché hanno la forza e l’esperienza per fare qualcosa di molto concreto nel sociale a contrasto di questi mali della società”.

“È un giorno di grande importanza, quello che abbiamo vissuto oggi”, spiega la coordinatrice di Rete Utenti per caso, Silvana Bortolami. “In questa prospettiva di collaborazione con la pubblica amministrazione, abbiamo compreso in questa giornata la sintesi di un lavoro continuo che svolgiamo. Abbiamo identificato un bisogno che avevamo già individuato, ovvero quello della solitudine. Una solitudine che colpisce trasversalmente tutte le età, tutte le situazioni e l’intera nostra società. Questo rappresenta il cuore delle progettualità che abbiamo presentato, non solo una lettura dei bisogni, ma interventi efficaci per il cambiamento sociale. Un punto non trascurabile è che, quando abbiamo presentato i progetti, seguendo le linee guida della Regione del Veneto e affrontando il tema della solitudine, la stessa Regione li ha finanziati: un’ulteriore occasione e conferma dell’importanza di questi bandi regionali nel costruire identità solide a livello territoriale e risolvere i problemi”.

(Provincia di Padova)