AVICOLTURA IN PRIMO PIANO. LA FILIERA RIUNITA A VERONA.
SALVAN(COLDIRETTI): “PRESERVARE IL SETTORE MODELLO DI RIFERIMENTO NAZIONALE”
A Verona, nel cuore del comparto avicolo veneto, si è svolto il convegno dal titolo: ‘Sfide, responsabilità e opportunità in avicoltura’ organizzato dal Comune e dalla Pro Loco di San Pietro di Morubio in collaborazione con Coldiretti Verona, Unaitalia e Ava, con il patrocinio Regione Veneto, Provincia e Camera di Commercio di Verona. Nella sala polivalente di Bonavicina si sono dati appuntamento esperti ed allevatori insieme ai rappresentanti della filiera che svolge un ruolo strategico per il sistema agroalimentare: il Veneto – con il 35% della produzione e il 35% delle imprese – è la prima regione italiana, seguita da Lombardia ed Emilia Romagna.
La provincia veronese incide per oltre il 50% su quella veneta con un distretto che si concentra principalmente nella bassa veronese. Durante la serata che ha visto i saluti di Corrado Vincenzi Sindaco di San Pietro di Morubio, Simone Bissoli della Coldiretti locale e di Alex Vantini Presidente Coldiretti Verona si sono alternati gli interventi di diversi relatori: Antonia Ricci – Direttore Generale IZS delle Venezie, Calogero Terregino – IZS delle Venezie – Direttore CRN per l’influenza aviaria e la malattia di Newcastle, Salvatore Catania – IZS delle Venezie, Giovanni Cunial – Aulss 9 Scaligera, Lara Sanfrancesco – Direttore Unaitalia e Diego Zoccante – Presidente Regionale A.V.A che ha dato voce agli imprenditori agricoli. I vari contributi hanno portato in primo piano la gestione delle emergenze epidemiche, il vaccino contro l’influenza aviaria, il ruolo e responsabilità dell’operatore avicolo, la situazione dell’avicoltura italiana e le posizioni degli allevatori. Le conclusioni del convegno sono state tratte dal presidente regionale di Coldiretti Carlo Salvan che ha così esordito: “Se vuoi la pace, prepara la guerra, questo per sottolineare che non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia sulle attività di bio sicurezza utili a prevenire l’insorgenza e la diffusione dell’aviaria; è fondamentale preservare il settore della zootecnica da carne bianca per garantire continuità e reddito alle nostre imprese, oltre che a tutta la filiera, che è strategica per la nostra regione e modello di riferimento a livello nazionale. Vanno inoltre studiate forme diverse, mutualistiche e solidaristiche, per sostenere le imprese nei momenti di difficoltà, in quanto sarà sempre più difficile contare sul supporto pubblico, sia nazionale che europeo, per eventuali ristori a fronte di crisi del settore”
“Raccontiamo quello che facciamo – ha proseguito Salvan – per spiegare al consumatore e cittadino quanto è alta la qualità della zootecnia italiana, e per tutelare la professionalità dei nostri allevatori. Questo per portarlo anche all’attenzione delle istituzioni europee, e contrastare forme di produzione di cibo completamente slegate dalla coltivazione e dell’allevamento come nei cibi sintetici, e pretendere un atteggiamento diverso dalle nostre istituzioni europee anche in vista delle prossime elezioni”.