Pa, Csel: “Ecco il galateo in Comune per orientarsi nel mondo del cerimoniale delle istituzioni”

(Adnkronos) – Come e in quali circostanze si indossa la fascia tricolore? Quali sono i posti d’onore al tavolo o in una platea, con o senza corridoio, e dove devono posizionarsi le varie autorità durante una cerimonia? Come va espresso il lutto da parte dei membri di una amministrazione pubblica? Sono solo alcune delle domande alle quali risponde ‘Galateo in Comune. Vademecum dei doveri, cerimoniale e consigli per l’immagine istituzionale della Pubblica amministrazione locale’, presentato oggi al Senato. L’autore del manuale è Michele Fiaschi, giornalista esperto di araldica e conoscitore del cerimoniale degli enti locali, che ha conseguito il diploma di Esperto in cerimoniale e protocollo nazionale e internazionale e fa parte del gruppo di lavoro di Centro studi enti locali, editore del volume.  

Il testo è un vademecum pensato per guidare gli amministratori pubblici degli enti locali ad adottare comportamenti corretti nell’ambito dello svolgimento dell’attività del mandato e di rappresentanza nelle manifestazioni pubbliche e per comunicare correttamente l’immagine dell’ente e dei suoi componenti, senza lasciare niente al caso. Il libro, disponibile anche in versione e-book, contiene consigli pratici e regole che consentono di dissipare i più disparati dubbi che possono sorgere nel momento in cui ci si trova ad affrontare la vita istituzionale nella sua quotidianità.  

Al suo interno sono contenuti numerosi approfondimenti, pensati per le diverse circostanze: dalla scrittura di e-mail agli appellativi da adottare per le cariche pubbliche, dalla riunione online alle sedute di consiglio, dalle modalità di esposizione della bandiera nazionale alle indicazioni su eseguire l’inno, dall’uso della fascia tricolore e dei segni distintivi all’applicazione degli emblemi araldici civici. E ancora, dalle regole di cerimoniale ai gemellaggi, dai patrocini alle benemerenze civiche.   

“Si impara sul campo – ha spiegato la senatrice Ylenia Zambito – come comportarsi nella Pa, però questo libro parla di alcune cose di cui non si parla molto. Il cerimoniale è cambiato nel tempo, prima contava il rango e la persona, successivamente ha cominciato a celebrare l’istituzione e quindi la persona in quanto rappresentante. E’ importante dunque conoscere le regole perché è giusto dare dignità al ruolo che si svolge pro tempore. Non tutti rispettano queste regole. Sono contenta che questo testo faccia parte di una collana che si occupa degli enti locali. Credo, infatti, che occuparsi delle istituzioni non è un mestiere come gli altri, ma una missione, richiede passione, determinazione, competenza, disciplina ed onore”.  

“Con la collana ‘Percorsi comuni’ di cui fa parte questo libro – ha detto Nicola Tonveronachi, amministratore delegato di Centro studi enti locali spa ed esperto di finanza pubblica e locale – abbiamo pensato di costruire questo tipo di proposta editoriale per diffondere non solo nozioni tecniche. In maniera scientifica e operativa si affronta un tema, quello del galateo e del cerimoniale nella Pubblica amministrazione, di cui migliaia di italiani non sanno di cosa si tratta ed è un errore perché le istituzioni rappresentano il Paese e il popolo sovrano. Vogliamo mettere attenzione sulle regole di rappresentanza e di rispetto sulla persona e su ciò che rappresenta. Il libro è un modo per segnalare un aspetto che non molti conoscono”. 

“L’idea – ha chiarito Michele Fiaschi, autore del volume – nasce dal racchiudere in un libro le regole e le indicazioni utili per guidare gli amministratori degli enti locali per adottare comportamenti semplici e corretti, senza lasciare nulla al caso. In un mondo in cui tutto diventa ‘diretta’ con i social, il cerimoniale ha bisogno di tornare alla sua funzione tradizionale. C’è un capitolo dedicato alla Regione Sicilia perché i consigliere sono chiamati alla stregua del Sindaco a prestare giuramento. Suggerisco poi di usare il Consiglio comunale aperto in alcune date, soprattutto per favorirne la partecipazione ai giovani: 27 gennaio (Giornata della memoria), 10 febbraio (Giornata del ricordo), 21 settembre (Giornata Internazionale della Pace), 4 novembre (Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate). Pongo, inoltre, l’attenzione alle spese sostenute dalla Pa che devono comunque essere di rappresentanza”.  

 

 

(Adnkronos – Lavoro)

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