Premio Manibus, tappa a Copertino con ‘Manibus Experience’, 7 storie di eccellenze pugliesi

Ospiterà sette storie di eccellenza della comunità artigiana di Puglia: una comunità operosa e silenziosa che costantemente produce capolavori di manualità, frutto di tradizioni antiche e innovazione, sintesi di storia e futuro

Lecce, 31 ott. (Adnkronos/Labitalia) – Il premio internazionale Manibus, l’evento cofinanziato dall’Unione europea, Repubblica Italiana, Regione Puglia, assessorato regionale all’Industria turistica con l’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione, fa tappa a Copertino (Lecce) con la mostra ‘Manibus experience’. Fino a domenica 19 novembre il Castello Angioino di Copertino ospiterà sette storie di eccellenza della comunità artigiana di Puglia: una comunità operosa e silenziosa che costantemente produce capolavori di manualità, frutto di tradizioni antiche e innovazione, sintesi di storia e futuro. “Manibus experience è un format che racconta le storie degli artigiani di Puglia, pensato come archivio digitale per documentare la comunità operosa che è linfa vitale per l’economia della nostra terra e custode del patrimonio di saperi scolpito nel nostro dna”, spiega il direttore artistico Nicola Miulli.
‘Manibus experience’ è un circuito dedicato allo storytelling di alcuni progetti di artigianalità del mondo produttivo pugliese. In primo piano tecniche, materiali, strumenti, curiosità e storie delle personalità più esemplari che caratterizzano i prodotti e il design di botteghe e aziende affermate sul mercato locale e globale. Sette i nomi selezionati per questa prima edizione, importanti per storia, tradizione e visione dei processi creativi e di lavorazione, per un viaggio attraverso gli antichi saperi pugliesi: Domenico Arbues, confettaio di Barletta (Bt), Celeste Capurso, calzolaio di Bari, Giuseppe Fasano, ceramista di Grottaglie (Taranto), Peppino Campanella, artigiano del vetro di Polignano a mare (Bari), Denichiloinox, fabbri di Molfetta (Bari), il cartapestaio Luigi Baldari e l’artista Roberto Miglietta, entrambi di Lecce.
L’appuntamento che ha dato il via al Premio Internazionale Manibus, che si è svolto sabato 14 ottobre presso il Castello Carlo V di Lecce, ha conquistato la ribalta nazionale imponendosi come evento di assoluto prestigio; un riconoscimento all’eccellenza, alla cultura dell’artigianalità declinata dal locale al globale, dalle botteghe alle grandi imprese. La premiazione, prodotta dalla Nicola Miulli Creations, e cofinanziata dall’Unione ruropea, Repubblica Italiana, Regione Puglia, assessorato regionale all’Industria turistica con l’Agenzia regionale del turismo Pugliapromozione con il contributo della direzione regionale Musei Puglia, “è stata un’assoluta meraviglia: le attestazioni di entusiasmo e apprezzamento e la palpabile emozione sui volti dei premiati, la grande partecipazione a questo evento corale, frutto di un anno di lavoro e di una macchina organizzativa imponente, ci ripagano dell’enorme sforzo produttivo messo in campo. E ci danno stimoli nuovi e benzina creativa per la prossima edizione, alla quale stiamo già lavorando”, commenta il direttore artistico Nicola Miulli.
A ricevere il prestigioso Premio Manibus sono stati lo chef patron de La Madonnina del Pescatore, Anikò e Il Clandestino Moreno Cedroni, la presidente e ceo del gruppo Artemide Carlotta de Bevilacqua, l’AD del gruppo Kiton Antonio De Matteis, l’attore Neri Marcorè, il maestro trabucchista Giuseppe Marino, il maestro trullaro Giuseppe Palmisano, la liutaia Ester Passiatore, la Presidente de Le Costantine Maria Cristina Rizzo, l’ad di Ratti spa società benefit Sergio Tamborini, lo stilista Jamal Taslaq e il regista Edoardo Winspeare.
“Manibus – conclude Nicola Miulli – non è solo celebrazione, ma anche programmazione. Nella serata di premiazione è emersa l’urgenza di un ricambio generazionale e di nuovi orizzonti di mercato per la comunità e le produzioni fabrili Made in Italy. Da qui l’idea di scommettere sull’alta formazione come chiave di un successo ancora più ampio, valorizzando al massimo la perfezione e l’unicità dell’intelligenza manuale”.
Prosegue sino al 19 novembre anche la mostra ‘Volumi di carta’, curata da Lia De Venere, che vede la presenza delle opere tridimensionali e delle installazioni realizzate in carta da quattro artisti dal curriculum prestigioso: Caterina Crepax (Milano 1959), Daniele Papuli (Maglie provincia di Lecce 1971), Perino&Vele (New York 1973 e Rotondi provincia di Avellino 1975), Anila Rubiku (Durazzo, Albania 1970), i quali usano in maniera originale un materiale antico ma sempre attuale, che nelle loro mani diventa duttile, efficace e affascinante medium artistico. Sito web: https://premiomanibus.com/. Per prenotazioni alle mostre: https://premiomanibus.com/form-prenotazione-2023/. Per ulteriori informazioni: [email protected].
Domenico Arbues, confettaio – Barletta (BT). Tutto ha inizio nel 1948, quando Antonio Arbues fonda insieme ai fratelli la IDE F.lli Arbues a Barletta. L’azienda comincia a produrre confetti alla mandorla e poi anche al cioccolato. Durante gli anni del boom economico, ampliando la produzione anche a caramelle ed effervescenti, si fa afferma in tutto il Mezzogiorno. Nel 1980 l’attività viene trasferita nel nuovo opificio di Via dell’Industria, per sviluppare idee innovative e andare alla conquista di nuovi mercati nazionali.
Dieci anni dopo Domenico Arbues eredita la fabbrica avviata da papà Antonio, portando avanti con immutata passione un’arte dolciaria nobile e antica. ‘Eccellenza’ è l’imperativo di una famiglia che ricerca e utilizza le migliori materie prime della Puglia per la soddisfazione di ogni cliente. Nei primi anni 2000 nasce il nuovo brand Antonio Maria Arbues creato da Domenico Arbues insieme a sua moglie Angela, che ne cura immagine e packaging. Nello stesso periodo fa il suo ingresso nell’azienda il ‘cibo degli dei’: il cioccolato, con la realizzazione delle praline. La produzione si specializza sempre di più in prodotti gourmet creati con ricette artigianali, proposte in accattivanti confezioni regalo.
Celeste Capurso, calzolaio – Bari (BA). Nella sua minuscola bottega nel quartiere murattiano di Bari, Celeste Capurso ripara e modifica scarpe e ne realizza su misura, e dà nuova vita a borse e cinture. Qui ha realizzato il sogno che cullava da bambino, quando dopo la scuola andava a bottega da un calzolaio di Bari vecchia. Gesti e precisione che gli sono rimasti dentro, e che all’età di 47 anni, dopo aver svolto lavori diversi, ha riscoperto per farne la sua professione. Per affinare la tecnica ed imparare i segreti delle calzature handmade, è andato in giro per il mondo a scuola dai più grandi maestri artigiani: negli Stati Uniti, in Giappone, a Londra, in Toscana.
Le scarpe di Celeste Capurso sono piccoli capolavori, pezzi unici che richiedono fino a tre mesi di lavorazione. Pellami e materiali di primissima qualità, disegno su misura e realizzazione meticolosa in ogni cucitura, in ogni piega, per fare di ogni calzatura un distintivo di stile.
Giuseppe Fasano, ceramista – Grottaglie (TA). Giuseppe Fasano è il re delle ceramiche di Grottaglie. Lavora l’argilla e decora la ceramica da sempre, erede di una storica famiglia di artigiani di Grottaglie che interpreta questa nobile arte fin dal 1620. Plasma la creta per realizzare sculture e vasi, decorandoli e dando loro uno stile unico: lo stile Giuseppe Fasano. ‘La sublime Arte scende dal piedistallo e si mette a disposizione del Popolo’.
Il maestro ha voluto portare la sua arte in giro per il mondo attraverso fiere, mostre e filiali, dove ha fatto conoscere le ceramiche di Grottaglie. Atelier negli Stati Uniti (cinque a New York City, con la collaborazione dell’Istituto Commercio Estero); uno store nel cuore di Tokyo con esposizione anche di prodotti agroalimentari pugliesi (vino, olio e sottoli); showroom a Milano e Francoforte. Una vita di esperienze commerciali e intrecci culturali, e la conoscenza di più lingue.
Peppino Campanella, artigiano del vetro – Polignano a mare (BA). L’arte di Peppino Campanella è trasformare la luce in magia. Scolpire il vetro è come scolpire la luce. Cura e precisione in ogni dettaglio nel suo laboratorio “wunderkammer”, una camera delle meraviglie ricavata in un vecchio frantoio con una spettacolare terrazza a picco su uno scorcio di mare e di paesaggio tra i più suggestivi di Polignano a Mare, Lama Monachile. Qui l’arte è viva e in continua evoluzione, proprio come la natura.
Le creazioni luminose di Campanella sono pezzi unici realizzati con processi di lavorazione manuali. La tecnica consiste nello spaccare lastre di vetro comune (spesso recuperate da vetrerie in dismissione), ridurle in piccoli pezzi taglienti che vengono sfaccettati, smussati e levigati a mano per poi essere fissati con lo stagno. Una trasformazione che nobilita il vetro evidenziando la sua naturale luminescenza.
Denichiloinox, fabbri – Molfetta (BA). La carpenteria Denichiloinox nasce nel 2001 dall’evoluzione professionale di Pasquale De Nichilo, fabbro per dieci 10 anni e responsabile in una carpenteria metalmeccanica per altri 15 anni. L’esperienza accumulata e la passione per l’artigianato, lo portano ad intraprendere la strada della carpenteria leggera progettata totalmente su misura, realizzando strutture metalliche e utensili di ogni tipologia. Oggi Denichiloinox, ereditata dai figli Salvatore e Davide è leader nel settore della progettazione e realizzazione di prodotti per l’arredo di case, uffici e luoghi di culto; macchinari di produzione per le industrie; utensili di ogni tipologia; sculture, monumenti e opere artistiche.
L’evoluzione costante e l’innovazione permettono di avvalersi di attrezzature e macchinari di primissimo livello come presse piegatrici, lucidatrici, saldatrici, troncatrici, smerigliatrici, che garantiscono un prodotto rifinitissimo e di alta qualità. Denichiloinox progetta e produce realizzazioni di ogni tipologia per l’arredamento di qualsiasi ambiente, dalla casa alle attività commerciali, passando per luoghi di culto, cinema e teatri. Precisione e professionalità sono le caratteristiche che contraddistinguano tutti i prodotti targati Denichiloinox.
Luigi Baldari, Cartapestaio – Lecce. È l’unico in Italia, forse al mondo, a creare la carta da strofinacci di cotone. Mette i suoi fogli ad asciugare per ore, e poi li modella per vestire le sue opere. Luigi Baldari è un orgoglioso maestro cartapestaio leccese, che lavora insieme a sua moglie Maddalena in una piccola bottega artigiana nel cuore di Lecce, a pochi passi da Porta Napoli. Qui hanno realizzato il loro “Museo dei mestieri della memoria” popolato da manufatti originali, volti scolpiti nella terracotta e avvolti nella carta dipinta a mano.
Quando la carta è pronta, i maestri Baldari la ripiegano e le danno forma, per poi dipingerla a mano. L’odore della colla, della carta bagnata e dei colori è una sensazione olfattiva che inebria, e le abili mani dei maestri Baldari lavorano la carta come fosse gesso. Ne vengono fuori autentici capolavori di un’arte antica, tramandata dal XVII secolo e diventata patrimonio identitario della cultura artigiana leccese.
Roberto Miglietta, artista – Lecce. Manipolare materiali per trasformarli in opere d’arte è la peculiarità di Roberto Miglietta, che abbraccia una vasta gamma di forme espressive: dipinti, sculture, complementi d’arredo, ristrutturazioni di ambienti… Legno d’ulivo e ferro, con sporadiche incursioni di ottone e marmo, i materiali utilizzati. Una scelta significativa: il legno proviene da piante d’ulivo disseccate dalla Xylella, flagello delle campagne salentine. Al di là dell’utilizzo sostenibile delle risorse e del riciclo, le opere di Miglietta disvelano la bellezza segreta delle cose, riportata in vita e simbolo del dialogo ritrovato tra natura e cultura, terra e uomo. Le opere di Roberto Miglietta sono un messaggio di amore e cura, verso la natura e gli oggetti fatti dall’uomo.
Tridimensionali i suoi dipinti: sulla tela si fondono abilmente ferro e legno, creando stratificazioni che interagiscono con lo spazio circostante. Il soggetto raffigurato esce dal confine tradizionale del quadro, sfondando la ‘quarta parete’. La bellezza di queste creazioni invade lo spazio di tutti, chiede di essere contemplata e vissuta.
Oltre alla sua produzione artistica, Roberto Miglietta è noto per il restauro del complesso monumentale Torre del Parco (struttura risalente al 1419) e dell’antico Palazzo dei Perroni nel centro storico di Lecce, che ospita il boutique hotel Pollicastro.

(Adnkronos)