Tumori, per glioblastoma in Campania primo Pdta con trattamento Ttfiels a domicilio


Trama: “Creato il percorso accedere alla tecnologia innovativa” contro neoplasia cerebrale più comune
Roma, 18 ott. (Adnkronos Salute) – La Campania è la prima regione in Italia ad aver introdotto, con un decreto della Giunta regionale, l’approccio Tumor Treating Fields (Ttfields) nel percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) del paziente affetto da glioblastoma, il più comune e aggressivo tra tutti i tumori maligni del cervello. “Grazie a questo provvedimento, che ci rende molto orgogliosi, saremo in grado di offrire l’accesso a questa innovativa tecnologia a pazienti eleggibili al trattamento e inseriti in un appropriato percorso”. Lo ha detto Ugo Trama, dirigente Politica del farmaco e dispositivi della Regione Campania, intervenendo oggi a Napoli, all’evento ‘Tumor Treating Fields: un nuovo approccio terapeutico nel trattamento del glioblastoma in regione Campania’, realizzato con il contributo non condizionato di Novocure.
Il glioblastoma, nel nostro Paese colpisce circa 1.500 persone ogni anno. La Campania presenta tassi di incidenza simili con circa 200 pazienti di nuova diagnosi. La tecnologia innovativa dei Ttfields – spiega una nota – si basa su campi elettrici a bassa intensità inviati in modo continuativo nella regione del cervello sede del tumore che interferiscono con la divisione delle cellule tumorali. La terapia è somministrata attraverso un dispositivo medico non invasivo che può essere utilizzato a domicilio del paziente. Per poter accedere alla terapia con Ttfields, oltre alla prescrizione da parte del medico specialista che identifica il paziente eleggibile al trattamento, è necessaria l’approvazione da parte del Gruppo oncologico multidisciplinare (Gom).  
La cura del glioblastoma è molto complessa, anche se  è possibile rallentarne la progressione e ridurne i disturbi migliorando sensibilmente la qualità di vita di chi ne soffre, fino ad oggi, il trattamento della neoplasia si è basato sulla massima rimozione chirurgica possibile del tumore seguita dal protocollo Stupp, cioè da radioterapia associata a chemioterapia orale e successivamente una chemioterapia adiuvante (cioè dopo intervento, ndr) con il medesimo farmaco. 
“L’aggiornamento del Pdta – afferma Bruno Daniele, responsabile scientifico Uoc Oncologia P.O. Ospedale del Mare, Napoli – con l’introduzione dei Ttfields rende disponibile una nuova ed efficace opzione terapeutica per la cura del glioblastoma. Si tratta, infatti, del primo trattamento, dopo l’introduzione della chemioterapia con temozolomide nel 2005, che ha dimostrato, in uno studio di fase 3, il prolungamento significativo della sopravvivenza dei pazienti con glioblastoma senza eventi avversi sistemici aggiuntivi. Affinché il trattamento abbia successo – aggiunge – è necessaria una stretta e continua collaborazione tra lo specialista, il paziente e i tecnici incaricati dell’assistenza per l’impiego del dispositivo, così da assicurare una gestione ottimale della terapia”.
La terapia è oggetto di studio da oltre 20 anni e diversi studi clinici ne hanno dimostrato l’efficacia. “Questo dispositivo – sottolinea Daniele – permette ai pazienti di ricevere la terapia direttamente a domicilio, senza modificare le loro abitudini quotidiane. A seguito dei risultati ottenuti nel trattamento del glioblastoma sono stati avviati numerosi studi clinici, attualmente in fase 3, che hanno l’obiettivo di valutare l’efficacia dei Ttfields –  conclude – nel trattamento di altre neoplasie come i tumori al polmone, all’ovaio, al pancreas e i tumori gastrointestinali”.

(Adnkronos)