Festa dei nonni, campagna nelle scuole per riconoscere sintomi ictus

(Adnkronos) – Sono circa 12 milioni i nonni in Italia, uno su 3 si occupa dei nipoti tutti i giorni e fino al 50% se ne prende cura almeno un paio di volte alla settimana. Sono da sempre una presenza cardine per la crescita emotiva e relazionale dei nipoti, poiché danno vita ad un legame unico e speciale e rappresentano un punto fermo, una risorsa fondamentale. Proprio per celebrare il loro ruolo e sottolineare l’importanza che hanno nella vita di tantissime famiglie, è stato deciso di dedicare loro una giornata di festa che ricorre oggi, 2 ottobre. Per l’occasione Alice Italia Odv (Associazione per la lotta all’ictus cerebrale) rilancia il progetto ‘Fast Heroes’, campagna didattica internazionale rivolta ai bambini delle scuole primarie che ha come obiettivo quello di insegnare loro, attraverso varie attività ludiche, materiali didattici, brevi video di animazione e una canzone dedicata, a riconoscere i principali sintomi dell’ictus e a chiamare tempestivamente i soccorsi, trasformandosi così in ‘supereroi’ che salvano i nonni dall’ictus cerebrale.  

Il protagonista del progetto, che si basa sul legame speciale che unisce nonni e nipotini, è Matteo, un bambino che si trasforma in un eroe Fast e impara a combattere il ‘trombo malefico’ salvando la vita a nonno Franco. L’acronimo Fast (in inglese veloce) – spiega una nota – evidenzia l’importanza del fattore tempo, ricordandoci i principali sintomi dell’ictus cerebrale. F come face (faccia): chiedere alla persona che manifesta sintomi al volto (il più comune è la bocca storta) di sorridere per verificare una eventuale paresi facciale; A come arms (braccia): chiedere di provare a sollevare entrambe le braccia, non sottovalutando se anche solo una non riesce a stare su; S come speech (linguaggio): chiedere di ripetere o elaborare una frase semplice, perché in caso di ictus si hanno grandi difficoltà a eseguire questo facile compito; T come time (tempo), ma anche come telefono: riscontrando uno qualunque di questi sintomi è importante chiamare i soccorsi (112) il più velocemente possibile. 

L’ictus è una patologia tempo-dipendente. I risultati positivi che possono essere ottenuti grazie alle terapie disponibili (trombolisi e trombectomia meccanica) sono infatti strettamente legati alla tempestività con cui si interviene. Nel nostro Paese – ricorda la nota – è la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, e rappresenta la prima causa di invalidità. Ogni anno si registrano circa 100.000 casi, di cui il 20% sono recidive. L’età media delle persone colpite è di 70 anni e, secondo i dati sociodemografici, fino al 50% sono nonni. Da qui è nata l’idea: e se fossero proprio i nipoti il veicolo attraverso il quale informare ed educare i nonni e i parenti?  

Punto di forza del progetto, ideato in Grecia dal Dipartimento di Istruzione e Politiche sociali dell’Università di Salonicco (Macedonia), è la capacità di insegnare ai bambini i principali sintomi dell’ictus e, allo stesso tempo, il numero da chiamare in caso li riconoscessero. Il tutto avviene attraverso i racconti degli eroi Fast, ognuno alle prese con il ‘trombo malefico’ e con uno specifico sintomo che intacca le sue speciali capacità. Nonno Franco, ad esempio, è un campione di smorfie ma, colpito dal trombo, ha momentaneamente perso la capacità di muovere un lato del viso. A salvarlo è il piccolo nipote, Matteo appunto, che, come un vero supereroe, ha chiamato i soccorsi correttamente in tempi rapidi. 

“Grazie al progetto Fast Heroes ci auguriamo di riuscire a evitare ictus particolarmente gravi, riducendo il rischio di mortalità e cercando di limitare danni futuri, come la disabilità, spesso invalidanti e drammatici sia per la persona colpita sia per la famiglia – dichiara Andrea Vianello, presidente di Alice Italia – Chi manifesta anche solo uno dei sintomi deve essere portato il più rapidamente possibile negli ospedali dotati dei centri organizzati per il trattamento di questa malattia, cioè le Unità neurovascolari (Centri ictus – Stroke Unit). Per promuovere la diffusione del messaggio, contiamo sul potente entusiasmo dei bambini e sulla loro voglia e capacità di apprendere e condividere quanto hanno appreso in classe con i propri familiari”. Tutti i dettagli su come aderire alla campagna Fast Heroes sono disponibili sul sito http://fastheroes.com.  

(Adnkronos – Salute)

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