ALLA CONFERENZA DI SISTEMA DI CONFCOMMERCIO FOCUS SU INFLAZIONE, CUNEO FISCALE, PNRR, MIGRANTI E TASSI BANCARI


Patrizio Bertin (Confcommercio Ascom Padova): “Obbligatorio rimettere in moto i consumi”

L’obiettivo era fare il punto sulla situazione del nostro Paese e “testare” lo stato di salute di Confcommercio.
A darsi appuntamento, a Villasimius, in Sardegna, un migliaio di dirigenti provenienti da ogni parte d’Italia. Per Padova, che ha offerto un contributo come sempre importante nei diversi “tavoli” di lavoro, assieme al presidente Patrizio Bertin, sono intervenuti i vice Silvia Dell’Uomo, Ilario Sattin e Leopoldo Toffano, il direttore generale Otello Vendramin e, per Ascom Servizi, il presidente Enrico Baggio, il direttore Federico Barbierato ed il vice Marco Italiano.
Alla Conferenza si è parlato di lavoro, energia, Pnrr, turismo e cultura, nuovo regime Iva ma soprattutto si è parlato di inflazione galoppante, di mutui alle stelle e di famiglie in sofferenza.
“Come è stato ben puntualizzato dal presidente Carlo Sangalli – ha detto Bertin al rientro a Padova –  l’Italia sta affrontando un periodo ancora una volta molto difficile. Siamo cresciuti più di altri Paesi europei, ma i consumi sono ancora deboli, tanto che le famiglie hanno perso negli ultimi due anni 17 mila e 600 euro in termini di potere d’acquisto. Per questo serve che, anche per il 2024, il governo attui la riduzione del cuneo fiscale: una boccata di ossigeno in grado di rimettere in moto i consumi e dunque, in ultima analisi, la nostra economia”.
Un’economia che deve saper sfruttare al meglio i fondi del Pnrr, tema sul quale ha incentrato il suo intervento – e non poteva essere altrimenti – il ministro Raffaele Fitto per ribadire che il governo è impegnato a sfruttare al meglio tutte le opportunità offerte dal Piano.
Nelle stesse ore in cui si svolgeva la Conferenza, a Roma Confcommercio sottoscriveva l’accordo per il congelamento trimestrale dei prezzi.
“Una buona cosa – ha continuato Bertin – che speriamo contribuisca in misura consistente al raffreddamento dell’inflazione che è una delle nostre maggiori preoccupazioni, al pari della stretta creditizia che, anche per effetto degli Accordi di Basilea, sta penalizzando le imprese di minori dimensioni”.
Un dato può dare l’idea delle difficoltà: negli ultimi 12 anni i prestiti del sistema bancario verso le imprese con meno di 20 dipendenti si sono ridotti di un terzo.
“Questo significa – ha evidenziato il presidente dell’Ascom di Padova – che serve più attenzione da parte del sistema bancario verso le imprese del terziario in modo da riequilibrare il rapporto tra sistema finanziario ed economia reale anche grazie ad un maggiore coinvolgimento dei confidi”.
Capitolo migranti.
Non vi è dubbio che il terziario di mercato registri una carenza di personale. Solo nel turismo e nel commercio mancherebbero, rispetto al 2022, circa 480 mila lavoratori.
“Il problema – ha aggiunto Bertin – è che c’è il rischio concreto che molte richieste delle imprese non possano essere soddisfatte, soprattutto per mancanza di competenze. Dunque, anche la manodopera straniera, adeguatamente formata, può rappresentare una risorsa per le aziende”.
Infine la questione salario minimo.
“Non è un mistero – ha concluso il presidente dell’Ascom Confcommercio – la nostra contrarietà a un intervento per legge su questo tema. Noi pensiamo che la migliore risposta alla questione stia nella valorizzazione erga omnes dei contratti di lavoro stipulati tra chi rappresenta realmente il mondo delle imprese e il mondo del lavoro”.
Insomma a Villasimius è stata effettuata una ricognizione a 360 gradi che non ha mancato di rilevare criticità e strategie per superarle.
“Servirebbe – ha concluso Bertin – una buona dose di pragmatismo e minori contrapposizioni ideologiche”.
Ma questo è un altro discorso.

PADOVA 2 OTTOBRE 2023

(Ascom Padova)