Inaugurata la mostra dedicata a Tina Modotti: la più completa mai realizzata in Italia

Palazzo Roverella ha aperto le porte della mostra “Tina Modotti. L’opera”, con oltre 300 opere di una delle più importanti fotografe del XX secolo.

L’ormai tradizionale appuntamento con la grande fotografia internazionale, inaugurato da Robert Capa e proseguito con Robert Doisneau, continua ora con una delle fotografe più importanti del XX secolo.

Più di 300 opere ripercorrono l’arte e la ricerca di Tina Modotti (1896-1942), illuminando il suo percorso fotografico dagli anni della sua formazione come assistente di Edward Weston fino ai suoi ultimi scatti.

La mostra, promossa dalla Fondazione Cassa di Riaparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, propone l’esposizione – prodotta da Dario Cimorelli Editore con Cinemazero – più completa mai realizzata in Italia su Tina Modotti.

Il lavoro di ricerca, portato avanti dal curatore Riccardo Costantini, con la collaborazione di Gianni Pignat e Piero Colussi, rende la mostra un’occasione unica per approfondire e conoscere l’artista e le sue opere

100 anni di Tinissima

“Tina Modotti. L’opera” è l’occasione per celebrare i 100 anni dall’inizio della carriera dell’artista, la sua produzione si concentra, infatti, tra il 1923, quando si trasferì in Messico dove fu modella e assistente di Edward Weston, e il 1930, anno in cui realizzò i suoi ultimi scatti.

“A lei, più che ad altri intellettuali del ’900, si è dato il discutibile privilegio di essere interessati maggiormente alla sua vita invece che alla sua produzione”, sottolinea il curatore Riccardo Costantini.

Oggi però è il tempo di ripensarla nella totalità della sua produzione e riscoprirla fuori dalla biografia, partendo dalla sua fotografia, come artista autonoma e donna, libera, umana, armata di profondi valori sociali, attenta alla condizione degli ultimi, alle battaglie di riforma ed educazione, capace di istanze al femminile di rara forza e precoci per i tempi.

– Riccardo Costantini, Curatore

Dopo il primo weekend è già un appuntamento da non perdere

Una monografia completa, che presenta opere che provengono da ogni parte del mondo, da musei a collezionisti privati, frutto di 5 anni di ricerca volti ad approfondire la varietà degli approcci dell’artista rispetto al soggetto fotografato. Un percorso coinvolgente in cui il racconto del reale, che echeggia da quella leggera sfocatura che contraddistingue le fotografie di Tina Modotti, rivela un’assoluta forza comunicativa.

La qualità e la continuità dell’offerta culturale, ormai quasi ventennale, ha posizionato Palazzo Roverella nel panorama delle rassegne espositive più importanti in Italia

– Giuseppe Toffoli, Vice Presidente Fondazione Cariparo

Dopo il primo weekend sono già stati registrati 900 ingressi, a testimonianza dell’attesa e dell’interesse che la mostra ha suscitato già prima della sua inaugurazione, non solo in ambito rodigino, ma richiamando visitatori da tutto il territorio nazionale.

Un ottimo inizio che evidenzia l’attualità e la cura della proposta culturale di Palazzo Roverella.

(Fondazione Cariparo)