Malagò (Coni), ‘Frattini determinante in riforma giustizia sportiva’


Il presidente del Comitato olimpico nazionale italiano alla cerimonia con cui è stata intitolata l’aula magna dell’Università Link alla memoria di Frattini: “Sapeva spiegare formalismi e sostanza, davanti alla sua firma tutto si risolveva”
Roma, 27 set. “Quando diventai presidente del Coni, una delle cose su cui ho messo la testa è stata la giustizia sportiva che andava riformata. Si costituì una commissione di persone molto competenti e trasformammo dinamiche processuali riconoscendo piena autonomia alle società sportive e con il collegio di garanzia. Franco  è stato determinante per la credibilità della giustizia sportiva italiana”. Così Giovanni Malagò, presidente del Comitato olimpico nazionale italiano, intervenendo a Roma alla cerimonia con cui è stata intitolata l’aula magna dell’Università degli Studi Link, alla memoria di Franco Frattini, scomparso nove mesi fa e che, oltre ad aver fondato il corso di Giurisprudenza nell’ateneo, ha rivestito, tra i vari incarichi istituzionali, quello di presidente del Collegio di garanzia dello sport. 
“Qualche sentenza – ricorda Malagò – ha fatto torcere il naso a società sportive, ma davanti alla firma di Franco tutto si risolveva perché sapeva spiegare sia nei formalismi che nella sostanza ‘il come e il perché’ si era giunti alla sentenza. E’ stato un elemento di garanzia, un ombrello he ci ha protetto tanto. Per la sua successione ha pensato subito a Gabriella Palmieri Sandulli, avvocato generale dello Stato: mi sono fidato, come mi sarei fidato di qualsiasi nome mi avesse fatto”. L’università Link “è una sua figlia. Intorno all’aula Magna – conclude Malagò – ci sono delle spalliere perché è una università che coinvolge lo sport negli studi in varie materie, non solo diritto sportivo e management. Franco ha avuto la lungimiranza di intuirlo per primo e quando non era così banale metterci la faccia”. 

(Adnkronos)