Congresso ingegneri, dalla diga di Genova al ponte sullo Stretto le prossime sfide


La professoressa Nicotra dell’università di Catania: “Il ponte non sarà un’opera isolata ma significa anche portare l’alta velocità in Sicilia diminuendo l’utilizzo dell’automobile”
Catania, 27 set. (Adnkronos/Labitalia) – Ingegneri in prima linea per il futuro infrastrutturale del sistema Italia. Questo il messaggio dato in occasione del 67° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia, in corso a Catania. “Il Mose – ha spiegato Enrico Foti, dell’università di Catania – sta funzionando benissimo. Non ha alcun impatto paesaggistico ed è importante comunicare al meglio i nostri progetti. Quando ci sono eventi drammatici come le alluvioni non ci sono ricette, è necessario un nuovo approccio metodologico. Il prossimo Mse lo stiamo già realizzando la diga di Genova, un’opera sfidante”.
Per la professoressa Ida Angela Nicotra dell’università di Catania, “il lavoro degli ingegneri sarà prezioso per il Ponte sullo stretto. Bisogna fugare dubbi e diffondere false notizie cioè che possa solo migliorare le condizioni ambientali di Messina. Il ponte non sarà un’opera isolata ma significa anche portare l’alta velocità in Sicilia diminuendo l’utilizzo dell’automobile”.

(Adnkronos)