Clima, Wwf annuncia sostegno a Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili

“La campagna per il Trattato è il frutto di uno sforzo globale, guidato da un blocco di nazioni del Pacifico, per promuovere la cooperazione internazionale al fine di accelerare la transizione verso l’energia pulita per tutti, porre fine all’espansione del carbone, del petrolio e del gas ed eliminare la produzione esistente”

Roma, 22 set. Il Wwf si unisce alla “campagna globale per un Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili per contribuire a chiudere l’era del carbone, del petrolio e del gas, i principali responsabili della catastrofica crisi climatica che sta devastando il pianeta”.
“La campagna per il Trattato è il frutto di uno sforzo globale, guidato da un blocco di nazioni del Pacifico, per promuovere la cooperazione internazionale al fine di accelerare la transizione verso l’energia pulita per tutti, porre fine all’espansione del carbone, del petrolio e del gas ed eliminare la produzione esistente – spiega il Wwf – L’iniziativa si basa su decenni di appelli e campagne per l’eliminazione dei combustibili fossili e per una transizione energetica equa da parte di governi, società civile, popolazioni locali, organizzazioni di base e altri leader, in particolare del Sud globale. L’obiettivo è integrare l’Accordo di Parigi, che non menziona i combustibili fossili”.
Manuel Pulgar-Vidal, responsabile globale del Clima ed Energia del Wwf e presidente della Cop20, ha dichiarato: “La più grande azione per il clima che possiamo intraprendere è smettere di bruciare combustibili fossili. I combustibili fossili e l’industria sono responsabili di oltre il 75% delle emissioni globali di gas serra e di quasi il 90% di tutte le emissioni di anidride carbonica. Per molte ragioni, i grandi inquinatori ostacolano le azioni per eliminare i combustibili fossili. E quando la questione viene sollevata nei negoziati, gli interessi in gioco bloccano l’ambizione e i passi in avanti. Il Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili mira a fermare l’esplorazione e la diffusione dei combustibili fossili oltre che ad eliminare la produzione esistente, sostenendo, in parallelo, una giusta transizione verso le energie rinnovabili. Il mondo ha impiegato 21 anni per ottenere un trattato globale sul cambiamento climatico. Ora dobbiamo spingere con forza e determinazione per un Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili in grado di concretizzare la correzione di rotta di cui abbiamo bisogno per affrontare la crisi climatica. Non c’è tempo per tergiversare, procrastinare o scaricare le colpe. Siamo tutti responsabili. Unendoci a questa grande campagna, contribuire a convincere i governi che questa è la cosa giusta da fare. Per il pianeta, per i nostri figli e per il nostro futuro”.
“Siamo felici di ricevere il sostegno del Wwf, un’organizzazione che vanta un’esperienza consolidata nella creazione di partnership efficaci con i governi per far progredire le iniziative ambientali. Dopo aver svolto un ruolo fondamentale nel garantire un importante trattato delle Nazioni Unite per porre fine all’inquinamento da plastica e proteggere i nostri oceani, il Wwf porta un’esperienza fondamentale al nostro lavoro per garantire un trattato di non proliferazione dei combustibili fossili. Inoltre, l’esperienza e il senso strategico di Manuel Pulgar-Vidal, uno degli architetti dell’Accordo di Parigi, sono un patrimonio inestimabile per il nostro movimento”, ha detto Alex Rafalowicz, direttore del Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili.

(Adnkronos)