Provedel in rete, da un portiere bomber ad un altro. Amelia: “Grandissimo gol, se lo merita”


L’ex portiere della Roma all’Adnkronos: “Esultanza sobria? Si, come la mia, ruppi una costola al mister”
Roma, 20 set. “Ivan ha fatto un grandissimo gol e ne sono molto contento, siamo amici, abbiamo giocato insieme a Perugia, per me è come un figlioccio e se lo merita”. Marco Amelia commenta così all’Adnkronos, il gol di ieri sera in Champions League del portiere della Lazio Ivan Provedel, nel suo esordio, contro l’Atletico Madrid, una rete al 95′ che ha regalato l’1-1 alla squadra di Sarri. Amelia, ex portiere della Roma, Livorno, Perugia, Genoa, Milan tra le altre e campione del Mondo nel 2006, e attuale allenatore dell’U18 del Frosinone, è stato il primo portiere italiano a segnare un gol nelle competizioni europee, con un colpo di testa nella partita tra il Livorno ed il Partizan Belgrado del 2 novembre del 2006, valida per la fase a gironi di Europa League.
“Faceva freddissimo a Belgrado, un freddo impressionante. Il ricordo che ho è che ho segnato all’86’ e abbiamo avuto altri 10 minuti circa per cercare di vincere la partita o mantenere il pareggio che ci serviva. La mia è stata una salita anomala perché io sono andato quando mancavano ancora quasi 5 minuti più recupero, però faceva freddo, avevamo anche un uomo fuori e il ricordo è stato che mentre salivo tutti mi dicevano che era presto, di non andare e mi sono preso solo ‘insulti calcistici’, che un secondo dopo si sono trasformati in esultanza… sobria, ho rotto una costola al mister”, ha raccontato con il sorriso Amelia. L’allenatore di quel Livorno era Arrigoni, travolto dal proprio portiere che faticò a contenere la gioia per quella marcatura.
L’esultanza di Ivan Provedel, che non è nuovo a questi gesti, visto che aveva già fatto gol nel 2020 in Serie B, nel pareggio al 95′ di testa all’Ascoli, è stata invece più fredda, quasi incredulo per quanto avvenuto. “Il gol lo ha fatto bello, abbiamo giocato insieme a Perugia. Lo sento ogni tanto, per me Ivan è un figlioccio. Sono contento perché sono cosa anomale, quello che conta è che Ivan da due anni, l’anno scorso e quest’anno, ha iniziato a giocare in un club di alto livello e sta facendo strabene, confermando quelle che sono sempre state le mie idee su di lui. E’ un portiere moderno, forte, ma lo dicevo già nel 2015, sono contento di questo”, ha detto Amelia.
“Cosa spinge un portiere ad andare a fare gol? La voglia di non perdere e poi il portiere nella scelta di tempo sui cross credo sia anche migliore degli attaccanti. Quando ti alleni in gruppo e si preparano le uscite gli allenatori usano gli altri portieri come attaccanti per dare fastidio, e ti allenano anche a colpire di testa o tirare in porta, ma la scelta del tempo un portiere ce l’ha dentro di se, anche meglio degli attaccanti e inoltre sa dove deve andare, sa quali sono le zone pericolose, e infatti Ivan ha fatto un inserimento nella zona giusta, perché sapeva chi calciava e dove il pallone sarebbe arrivato”, ha aggiunto l’attuale allenatore dell’Under 18 del Frosinone.

(Adnkronos)