Peste Suina Africana, informazioni utili per gli allevamenti

Per informare in maniera adeguata gli imprenditori su come tutelare i propri allevamenti dal rischio di Peste Suina Africana e prevenire la sua diffusione Coldiretti sta lavorando a stretto contatto con la Regione e i vertici sanitari anche per organizzare degli incontri sul territorio. Nel frattempo sono a disposizione alcuni documenti con le informazioni utili per la prevenzione e la tutela degli allevamenti. Per maggiori chiarimenti i nostri uffici territoriali sono a disposizione.

Opuscolo informativo dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie rivolto agli allevatori di suini, scarica qui: www.izsvenezie.it/documenti/comunicazione/materiale-editoriale/1-comunicazione-scientificasalute-animale/peste-suina-africana-PSA.pdf

Opuscolo informativo del Ministero della Salute: https://www.salute.gov.it/portale/pesteSuinaAfricana/dettaglioOpuscoliPSA.jsp?lingua=italiano&id=481

La Regione Veneto ha ritenuto necessario adottare misure urgenti al fine di prevenire il diffondersi della malattia sul territorio regionale. Coldiretti sta seguendo con attenzione l’evoluzione e si è attivata a tutti i livelli per tutelare l’intera filiera, ribandendo la necessità di controllare il numero di cinghiali, principale vettore della malattia. In Veneto pur non essendoci stato nemmeno un caso, nemmeno tra i cinghiali , sono state delle misure di estrema cautela al fine che ogni suino che verrà movimentato sarà preventivamente controllato.

Nota della Regione Veneto prot. n. 0460688 del 29/08/2023 Misure di controllo della Peste suina africana in suini domestici sul territorio della regione Veneto a seguito dei focolai in provincia di Pavia.

I dettagli del provvedimento:

Dal 31 agosto al 14 settembre le movimentazioni di suini della Regione Veneto sono consentite esclusivamente previo esito favorevole di un controllo ufficiale eseguito dall’Autorità competente locale che preveda:

  • la visita clinica, eseguita nelle 24 ore precedenti il primo carico e ripetuta ogni 72 ore;
  • la verifica dell’andamento della mortalità, eseguita nelle 24 ore precedenti il primo carico e ripetuta nelle 72 ore;
  • il prelievo di sangue in EDTA in presenza di soggetti disvitali,
Comunicazione al Servizio veterinario ai primi sintomi di malessere

La nota sottolinea come, stante la situazione epidemiologica, anche in assenza di conclamata sintomatologia riferibile alla PSA, in caso di animali inappetenti, poco vitali, in presenza di mortalità anche non elevata, l’operatore e il veterinario libero professionista devono dare immediata comunicazione al Servizio Veterinario dell’AUSL competente per territorio, con il quale sarà concordata l’effettuazione di un prelievo di sangue in EDTA da alcuni suini con i sintomi descritti.

Massima attenzione ai mezzi di trasporto animali, carcasse e mangimi

In caso di andamento della mortalità o sintomi compatibili con un sospetto di PSA, devono essere immediatamente applicate le misure previste dal Regolamento delegato (UE) 2020/687. Si raccomanda infine il massimo rispetto della biosicurezza nell’intera filiera suinicola, con particolare attenzione alle misure di pulizia e disinfezione degli automezzi di trasporto animali, di ritiro delle carcasse e dei mangimi, con l’utilizzo di disinfettanti efficaci nei confronti della PSA evitando l’accesso dei conducenti dei mezzi alle aree di allevamento.

Verifiche negli impianti di macellazione

Negli impianti di macellazione devono essere verificate da parte del Servizio Veterinario AUSL le procedure di pulizia e disinfezione degli automezzi che scaricano gli animali, delle stalle di sosta, nonché quelle dello stabilimento.

Procedure specifiche per allevamenti a contatto

Negli allevamenti a contatto, che verranno segnalati dal CREV, il Servizio Veterinario dovrà condurre un controllo ufficiale che preveda:

  • la visita clinica dell’allevamento. In caso sia eseguita in concomitanza con la movimentazione di animali, deve essere eseguita nelle 24 ore precedenti il primo carico e ripetuta ogni 72 ore;
  • la verifica dell’andamento della mortalità, eseguita nelle 24 ore precedenti il primo carico e ripetuta nelle 72 ore se eseguita in concomitanza con le movimentazioni;
  • il prelievo di milza, in condizioni di biosicurezza (in cella) per il conferimento all’IZSVe, da due soggetti morti di recente, possibilmente da non oltre 5 giorni. Nel caso non ci fossero animali morti di recente, devono comunque essere prelevati animali morti da meno tempo possibile; tale prelievo dovrà essere effettuato nelle 72 ore precedenti il primo carico e ripetuto ogni 72 ore qualora vi siano suini deceduti dopo il precedente controllo. Per il prelievo della milza si dovrà seguire il seguente protocollo operativo, come da indicazioni dell’IZSVe.
  • in presenza di soggetti disvitali, prelievo di sangue in EDTA.

(Coldiretti Padova)