Mussini (UniMoRe), ‘Hiv meno considerato ma continua con nuove diagnosi’

All’evento Icona Xt, ‘formazione e confronto fondamentali per futuri professionisti’

Roma, 15 set. (Adnkronos Salute) – “Credo che tutte le attività rivolte ai giovani siano assolutamente meritorie e credo che l’infezione da Hiv, che è poi il perno attorno a cui si sviluppa tutto il progetto, sia un tema che ha significato moltissimo per i medici e i ricercatori della mia generazione, sia in termini di impegno professionale che di ricerca. Nell’ultimo periodo il tema dell’Hiv è stato messo un po’ in disparte, adombrato da altri interessi, ma bisogna considerare che non solo continuano ad esserci nuove diagnosi, ma che noi continuiamo a seguire persone che vivono con l’Hiv”. Così Cristina Mussini, docente dell’Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico di Modena – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, nella giornata di chiusura del Summer Camp Icona Xt, che si è svolto a Iseo (Brescia), riservato a giovani specialisti o specializzandi strutturati in infettivologia, afferenti ai centri Icona .
“Credo sia fondamentale crescere i giovani professionisti con un intento non soltanto assistenziale, ma soprattutto speculativo di ricerca – sottolinea Mussini – e questo progetto ci ha dimostrato che stiamo andando nella direzione giusta perché sono stati presentati dei progetti molto, molto interessanti. Inoltre, se oltre alla formazione clinica si affianca una formazione di ricerca, come si fa nel caso della ‘palestra di ricerca’ di Icona Xt – un vero unicum in questo senso – i giovani possono crescere e confrontarsi, arrivando a sviluppare progetti che vengono giudicati da ricercatori e statistici di alto livello internazionale”.

(Adnkronos)