Pontida, Le Pen: “Ue ha bisogno della Lega”. Salvini: “Uniti con Meloni”


Per il leader del Carroccio selfie e saluti prima della kermesse. Lungo applauso per Zaia, che alla folla dice: “Il Leone è sempre più incazz…”. Calderoli: “2024 anno dell’autonomia”. Assente Bossi, omaggio a Maroni e Berlusconi
Pontida (Bergamo) Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, è salita sul palco di Pontida insieme al segretario della Lega Matteo Salvini: “È un’alleata ma soprattutto un’amica nei momenti di vittoria e difficoltà, e non abbiamo mai cambiato opinione”, le parole usate da Salvini prima di lasciarle la parola.
“Siamo tutti impegnati, voi in Italia e noi in Francia, nella stessa lotta, per le nostre libertà, per i nostri popoli. So amici italiani quanto teniate alle vostre libertà e so quanto teniate alla libertà delle nazioni, questo attaccamento alla libertà che vi caratterizza vi fa onore”, spiega Le Pen, che in vista delle prossime europee, sottolinea come “l’Europa ha bisogno della Lega”. “Sappiate, amici italiani della Lega, che noi abbiamo bisogno di voi, l’Europa che vogliamo costruire ha bisogno di voi, che l’Europa che noi vogliamo ricostruire ha bisogno della vostra energia, esperienza e determinazione. Questa determinazione incontrerà la nostra per far trionfare la vera Europa e fare del nostro continente una terra su cui i nostri figli saranno felici di vivere” aggiunge Le Pen prima di poche parole in italiano con cui saluta i presenti. “Viva l’Italia, viva la Lega, viva il Capitano”.
“Difendiamo la nostra arte di vivere, tradizione, usi e costumi, codici, gastronomie, insomma la nostra identità, difendiamo le nostre famiglie e le nostre figlie dalle minacce oscurantiste” conclude Le Pen.
Le Pen aggiunge: “Noi difendiamo i nostri porti, come così brillantemente ha fatto Matteo con così tanto coraggio e combattività quando aveva il potere di farlo. Allora l’Europa intera guardava all’Italia con ammirazione e noi come alleati eravamo orgogliosi di Salvini e della Lega. Aspettiamo che quel momento ritorni per l’Italia ma anche per la Francia, perché guai a quei leader che non si rendono conto dei segnali di allarme che rappresentano i massicci arrivi a Lampedusa”, dice dal palco mettendo in guardia l’Italia e l’Europa dalla “ondata migratoria oggi organizzata”, con la platea che le dedica più di un applauso e il coro ‘Le Pen, Le Pen’. “Quando c’è un partito come la Lega e un dirigente come Salvini si sa che è la scelta giusta, anzi l’unica scelta possibile”, rimarca.
E continua, tra gli applausi dei militanti del Carroccio: “Guai a quei popoli i cui leader non prendono immediati provvedimenti per far fronte a questa sfida gigantesca, e a quelli che per giustificarsi dicono che non c’è alternativa. Voi avete dimostrato e incarnato la volontà politica di cui l’Europa ha bisogno, avete dimostrato che ci sono ancora europei disposti a difendere la nostra cultura e la nostra civiltà” .
Al suo arrivo, Salvini le ha consegnato il libro ‘Fatti per unire’ di Roberto Nicolucci, che illustra alcuni dei ponti più famosi al mondo in vista della realizzazione del collegamento stabile tra Calabria e Sicilia. “Sono contenta di incontrare Matteo Salvini, che avete la fortuna di avere come leader e io come amico. Sono felice di essere a Pontida, un luogo così simbolico, simbolo della resistenza alle influenze esterne. E credo che il parallelo con quello che vedremo in Europa non sia esagerato”, le parole di Marine Le Pen.
In vista delle prossime elezioni l’impegno è comune “per il rispetto delle scelte di libertà, della diversità delle civiltà e delle ricchezze culturali del mondo”, bocciando la visione della Commissione Ue che si traduce in “meno cibo, meno energia, meno industria e meno figli”, ma anche in una “riduzione delle nostre libertà di andare, venire, esprimersi, produrre, avere successo” aggiunge.

“Ringrazio una donna coraggiosa come Marine Le Pen, che contro tutto e tutti rappresenta il primo partito di Francia. E se dovremo scegliere tra Macron e Le Pen non avremo nessun dubbio. Tutta la vita con Marine Le Pen”, ha detto dal canto suo Salvini, sottolineando che “siamo determinati e destinati a vincere in Italia e in Europa, perché vincere nelle Regioni e nei Comuni, essere al governo in Italia, ma avere la sinistra con le sue folli politiche a disgregare l’Europa non sarebbe sufficiente”.
Salvini ha poi ribadito che “Matteo a Pontida e Giorgia a Lampedusa sono la sintesi di un obiettivo e di un destino comuni. Non riusciranno a dividerci”. “Provino a dire che questa splendida Pontida, con questa marea umana sarà un problema per il governo. Io dico che è vero l’esatto contrario: la Lega è garante del fatto che questo governo durerà per tutti e 5 gli anni che gli italiani ci hanno chiesto durasse. Non un minuto di meno”.
Il concetto in un altro passaggio dell’intervento dal palco, durato oltre 40 minuti, è stato chiarito con “poche parole, perché qualsiasi cosa io dica qualcuno e pronto a cercare l’avverbio che segni la lontananza tra Pontida e Lampedusa”. Con Giorgia Meloni “ovviamente – ha precisato Salvini- abbiamo culture diverse, però il centrodestra unito vince nei comuni, nelle regioni, al governo nazionale e deve vincere anche in Europa”. In un altro passaggio del suo discorso, il leader del Carroccio ha aggiunto che “la Lega ha tutta l’ambizione che questo governo duri non solo il primo mandato ma anche il secondo. Prenotiamoci dieci Pontida con la Lega al governo”.
“Se nel 2023 celebriamo una Pontida con una marea di gente e aumentano gli iscritti è perché negli anni più difficili il popolo della Lega non si è mai arreso”, ha osservato il leader del Carroccio, ringraziando “uno a uno” i militanti e mandando anche un messaggio a chi dalla Lega è uscito: “Per uno che se ne va, dieci migliori si avvicinano. Saluti e baci a chi ha fatto altre scelte, noi siamo la grande Lega. Voi siete la grande Lega e per me siete la vita. Viva Pontida, viva la Lega e viva i difensori di ogni libertà. Andiamo a vincere amici miei”, la conclusione del comizio di Salvini dal palco.

Prima dell’inizio del suo comizio dal palco di Pontida, il segretario federale Matteo Salvini ha rivolto “un pensiero particolare a due uomini in questa straordinaria Pontida”. Il primo è Roberto Maroni, definito “un militante più militante degli altri, che ha fatto il segretario della Lega prima e meglio di me. Pontida deve onorare un grande leghista come Roberto Maroni. Sempre grazie, è uno di noi e anche oggi è insieme a noi”, ha detto Salvini.
Il secondo tributo è stato per Silvio Berlusconi: “Non è mai venuto a Pontida, ma con cui abbiamo discusso di Pontida. Non era un uomo della Lega ma era sicuramente un grande amico della Lega. L’onore è l’affetto della Lega per l’amico Silvio Berlusconi”, ha esortato Salvini e la folla ha intonato ‘Silvio, Silvio’.
Un video-omaggio ha ricordato i militanti. Tra le persone ricordate anche Maria Teresa Maglie, la cui immagine è stata accolta con un grande applauso dal ‘pratone’.

Confermata intanto l’assenza di Umberto Bossi. Il leader della Lega resta a Gemonio in famiglia. Fonti vicine al Senatur, confermando il forfait del fondatore della Lega, non mancano di sottolineare come non sia arrivato alcun invito a partecipare al vecchio capo del Carroccio.

Un lungo applauso ha accolto l’arrivo sul palco di Pontida del presidente del Veneto Luca Zaia. Il ‘pratone’ lo ha tributato con un coro “Zaia, Zaia”, mentre sventolano numerose bandiere del Veneto.
“La Lega indica la via – ha detto dal palco, la Lega non se la fa indicare rispetto alle politiche sull’immigrazione e l’Europa non può considerare Lampedusa come un confine italiano perché è un problema europeo. Non siamo razzisti, abbiamo ben chiaro che bisogna accogliere chi scappa dalla fame, siamo preoccupanti”.
“L’ospitalità deve essere dignitosa, dobbiamo anche pensare che abbiamo una nostra popolazione locale che ha bisogno di risposte e non che arriva dopo tutti gli altri. L’italia non può occuparsi da solo di questo tema, le ricollocazione a livello europeo non ci sono” aggiunge il governatore leghista che ricorda come quando erano i veneti a emigrare “non riempivano le galere, ma andavano a lavorare”..
“La von der Leyen vada pure a Lampedusa ma si ricordi che deve anche tornare a casa a risolvere il problema”, ha poi detto il governatore.
“Non si dice più voto bulgaro, ma voto veneto. Non vorrei che qualcuno qui pensasse che si è persa l’identità, il Leone è sempre più incazzato comunque!”, ha detto Zaia, che tra i temi ha toccato l’immigrazione e l’autonomia, riforma quest’ultima per cui ha ringraziato il ministro Calderoli.
Zaia, accompagnato dai consiglieri regionali, si è presentato con una enorme bandiera veneta con scritto ‘Autonomia subito’. “Ci dicevano che eravamo razzisti quando parlavamo di federalismo, qualcuno lo vuole spiegare che l’autonomia è federalismo? La Costituzione ha al suo interno la previsione di autonomia. L’autonomia non è un atto sovversivo, l’autonomia è una vera assunzione di responsabilità, vuol dire dare la possibilità a tutti da Nord a Sud, pone fine al parassitismo. Svegliatevi se dovete fare la valigia per curarvi vuol dire che a casa vostra gestiscono male la sanità” conclude.

“Il 2024 sarà l’anno dell’autonomia”, ne è convinto il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoni, che lo afferma dal palco di Pontida. “Abbiamo dato un’accelerata in Commissione” e il ministro si dice convinto che “il 2024 sarà l’anno dell’autonomia”.
“Per me è la 35esima Pontida, per me – dice ancora – è la giornata dell’orgoglio, chi non ricorda il passato sarà senza futuro e io non dimentico. Sono orgoglioso di essere ministro, ministro bergamasco, ringrazio Umberto Bossi per aver creato la Lega e Pontida, ringrazio Roberto Maroni con cui sono cresciuto all’interno del partito e Matteo Salvini grazie al quale abbiamo raggiunto i massimi dei risultati della storia della Lega”.

(Adnkronos)