L’ironia di Max Pezzali: “Io l’ultimo al Circo Massimo? Diranno che ho portato sfiga”


Stasera il concerto-evento ‘Circo Max’ davanti a 56.000 spettatori: “Non dormo da due notti, è un’emozione che non si può spiegare”, confessa l’artista. Sul palco con tanti ospiti
Roma, 2 set. “Se sarò l’ultimo a suonare al Circo Massimo? Diranno che ho portato sfiga”. Max Pezzali si affida ad una battuta per sciogliere la tensione prima di salire sul palco del Circo Massimo, davanti a 56.000 spettatori, per il concerto-evento ‘Circo Max’ che chiude un anno di successi live (un totale di 520.000 biglietti venduti finora), iniziato a luglio 2022 a San Siro. “Sono due notti che non dormo. È straordinario essere qui. Per uno della mia generazione, che fa questo lavoro da 30 anni, venire al Circo massimo è un’emozione che non si può spiegare. Lo razionalizzerò dopo anche perché se dovessi farlo ora mi farei prendere dal panico”, dice. Mentre sulla disponibilità della location, dopo le polemiche seguite al concerto di Travis Scott, interviene Clemente Zard che con Vivo Concerti organizza il tour di Pezzali e la data del Circo Massimo. “C’è stata una polemica politica ma questo concerto era previsto, c’è l’agibilità, il pubblico è dentro. Quello che succederà in futuro non lo so ma a mio avviso non cambierà nulla”, dice.
“Pezzali ha ottenuto un successo straordinario, con caratterizzato da sold out in tutta Italia, fatto non scontato per un artista storicamente legato più al settentrione. È proprio perché è stato un anno straordinario non finisce qui”, annuncia Zard. Pezzali dunque proseguirà il suo viaggio live anche nel 2024 ma quello del Circo Massimo è l’ultimo concerto del 2023. “Alla mia età – commenta ironico Max – si vive alla giornata e si prosegue, grazie alla follia creativa di Clemente Zard, che ci ha creduto da subito”. E per l’allestimento della festa del Circo Massimo non ha bato a spese: “Mai soldi furono spesi meglio”, chiosa Zard.
La scaletta si muove tra amarcord e duetti con ospiti, con cui Max scambierà i repertori: con lui sul palco tanti colleghi tra passato e futuro, da Riccardo dei Pinguini agli Articolo 31, da Dargen D’Amico a Lazza, da Gazzelle a Colapesce Dimartino e Paola&Chiara. Con ognuno di loro Max canta un suo pezzo e uno del repertorio dell’ospite. “Questo concerto – spiega Pezzali – è la rappresentazione tridimensionale di tutto l’universo pop che ho raccontato nelle mie canzoni, c’è dentro tutto. Ho chiamato degli amici con cui era bello condividere questa emozione. Con alcuni abbiamo fatto un pezzo di strada insieme, come Articolo 31 e Paola&Chiara. Lazza lo conosco da quando era bambino, veniva ai miei concerti. Ora saliamo insieme sul palco del Circo Massimo: una bella storia da raccontare. Con ognuno di loro ci sono legami e percorsi comuni. Come se si tirassero le file di tanti anni della mia storia”. Il grande assente (per via dell’incidente che ha avuto quest’estate) è Jovanotti: “Lorenzo per ovvi motivi non può essere qui ma sarebbe stata l’apoteosi. Io ho iniziato a fare questo mestiere ascoltando lui”, sottolinea Max.
I brani coprono un arco temporale di 20 anni, da ‘Non me la menare’ del 1992 a ‘L’universo tranne noi’ del 2013. Non mancano naturalmente le superhit più inconiche degli 883, da ‘Hanno ucciso l’uomo ragno’ ad ‘Una canzone d’amore’. Canzoni rimaste nel tempo e che piacciono a più generazioni: “Credo che leanzoni di quel periodo hanno rappresentato un vero momento collettivo, in grado di scatenare grandi emozioni anche a distanza di moltissimi anni”.
di Antonella Nesi

(Adnkronos)