IL TURISMO A PADOVA? NIENTE A CHE VEDERE CON LA NARRAZIONE NAZIONALE “NEGATIVA” DI QUESTI GIORNI

Patrizio Bertin (Ascom Confcommercio Veneto e Padova): “Qui dati positivi”
“Non ci sono più le mezze misure. E questo, per il nostro Paese, è un problemino”.
Non che la cosa (come la scomparsa delle mezze stagioni) sia una rivelazione dell’ultima ora, ma Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova e di Confcommercio Veneto, rileva come questo sia il Paese dei grandi entusiasmi (esagerati) e delle altrettanto grandi delusioni (ancor più esagerate). E la cosa non va per niente bene.
“Un esempio eclatante – sottolinea – è il turismo. Ricordate? A giugno su qualsiasi media era tutto un prefigurare record di arrivi e di presenze, di località (marine, montane, città d’arte, ecc.) assediate dai turisti, di camere “sold out”, di dati “sopra quelli del 2019, ovvero prima del Covid”. Sono passati un paio di mesi e adesso siamo di fronte ad un racconto diametralmente opposto: alberghi liberi, record dimenticati, statistiche (presunte) caratterizzate dal segno “meno”, turisti ancora tanti ma solo stranieri. E poi, su tutto, lo tsunami mediatico del “caro vacanze” condito da qualche episodio “limite” (il taglio del toast che costa 2 euro) e, per finire, dall'”Albania mania”. Non è così. O comunque è una lettura parzialissima degna del miglior “Tafazzi” che, come noto, sembra essere la rappresentazione plastica di noi italiani”.
Meglio dunque ricordare come i dati (e non solo le impressioni) siano positivi. Almeno per quanto riguarda Padova e, più in generale, per quanto riguarda il Veneto.
“Nelle scorse settimane – continua – l’assessore Colasio ha evidenziato come il primo semestre dell’anno abbia registrato il 30,2% in più di pernottamenti. I nostri alberghi confermano assegnazioni di camere superiori al 75%, le nostre guide turistiche non possono partecipare ai “Notturni Padovani” perchè tutte impegnate con gruppi italiani e stranieri, il Centro Congressi sta macinando risultati. Certo, se si passeggia sul Liston si sentono più idiomi stranieri che accenti nazionali e questo da un lato è un bene ma dall’altro deve farci riflettere sullo stato di salute della nostra economia presa nel suo complesso e che fa più affidamento sul terziario di mercato che non sul resto, ma non è “piangendo il morto” che si raggiungono i record preventivati a giugno”.
Il presidente di Confcommercio regionale e provinciale ha una convinzione.
“Urbs Picta e la promozione che del nuovo sito Unesco è stata fatta – conclude – sono lì a testimoniare che comunicare (e comunicare correttamente) è altrettanto importante che disporre di siti ambientali e storico/culturali di eccezionale valore di cui Padova e la sua provincia non difettano di certo. Piangerci addosso, così come trovare discutibili escamotage per far quadrare conti che non è mai facile far quadrare, sono le due facce di una medaglia che rischia di non brillare perchè non sappiamo lucidarla come si dovrebbe. Per il resto poi, ricordiamoci di una cosa: si torna là (e convinciamo altri ad andare) dove abbiamo avuto un’esperienza positiva”.
PADOVA 28 AGOSTO 2023

(Ascom Padova)