Soft Power Conference a Venezia con Rutelli, Gentiloni, Sangiuliano, Pichetto, Zuppi


Lunedì e martedì, presente anche il Principe di Giordania, El Hassan Bin Al Talal, presidente dell’Arab Thought Forum
Roma, 25 ago. Chiuso il Meeting di Rimini, i riflettori sui temi della politica, dell’economia e dell’ambiente si sposteranno per due giorni a Venezia, dove lunedì e martedì si terrà la quarta edizione della Soft Power Conference, l’appuntamento annuale internazionale – che tradizionalmente precede l’apertura della Mostra del Cinema – organizzata dal Soft Power Club fondato e presieduto da Francesco Rutelli.
Fra i partecipanti, nella città lagunare, in videoconferenza o con messaggi registrati, figurano il Principe di Giordania El Hassan Bin Al Talal, presidente dell’Arab Thought Forum, il cardinale Matteo Maria Zuppi presidente della Cei, la Conferenza Episcopale italiana e inviato speciale di Papa Francesco per la missione diplomatica sulla guerra in Ucraina, Paolo Gentiloni commissario Ue per l’Economia, Gennaro Sangiuliano ministro della Cultura, Gilberto Pichetto Fratin ministro per l’Ambiente, Lorenzo Fontana presidente della Camera dei deputati, Luca Ferrari inviato personale del Presidente del Consiglio per i Vertici G7 e G20, Federico Mollicone presidente della commissione Cultura della Camera, Luigi Brugnaro sindaco di Venezia, Roberto Cicutto presidente della Biennale.
“Il Soft Power, il potere della persuasione, oggi è più importante che mai, nel mondo che cambia ed è attraversato da crisi drammatiche – sottolinea Francesco Rutelli, presidente del Soft Power Club – La Storia insegna che il Soft Power non può sostituire l’Hard Power, il potere militare ed economico, ma insegna anche che nessun potere può sopravvivere a lungo senza consenso. Le persone che aderiscono e partecipano al Soft Power Club condividono la necessità di conferire un potere reale alle istituzioni multilaterali per agire in modo efficace su alcune delle grandi sfide del nostro tempo”.
A Venezia, in questa edizione, “affronteremo, con la partecipazione di grandi personalità internazionali, questioni vitali riguardanti l’acqua, gli oceani e i mari, l’accesso all’acqua potabile; le politiche di riduzione delle emissioni e per l’adattamento agli effetti più dirompenti dei cambiamenti climatici; l’incontro tra sistemi naturali e tecnologie; i rapporti tra identità e civilizzazioni, a partire dalle esperienze dell’Italia, di Venezia, del Mediterraneo”.
(di Enzo Bonaiuto)

(Adnkronos)