Salerno, salva la speleologa ferita e bloccata a 130 metri di profondità


La ragazza è scivolata mentre percorrevano un tratto orizzontale della grotta del Falco provocandosi un trauma ad un arto inferiore
Roma, 15 ago. Salvata la speleologa infortunata ieri a circa 130 metri di profondità nella grotta del Falco, nel territorio di Corleto Monforte, sui Monti degli Alburni. Da ieri sera le squadre dei vigili del fuoco per un totale di 15 unità, erano al lavoro anche con team speleo proveniente dal Comando di Napoli, per il soccorso alla ragazza. Sul posto, per le complesse e delicate operazioni di recupero, anche squadre del Soccorso Alpino.
La ragazza, che era in grotta con un gruppo di amici, è scivolata mentre percorrevano un tratto orizzontale di alcune centinaia di metri, alla profondità di circa 130 metri, provocandosi un trauma ad un arto inferiore.
Le squadre del Soccorso Speleologico, composte da medico, infermiere, tecnici e telefonisti, hanno raggiunto la ragazza che è stata visitata e stabilizzata, mentre le comunicazioni con la direzione delle operazioni all’esterno, sono state garantite dalla linea telefonica realizzata appositamente.
L’infortunata è stata quindi imbarellata ed è iniziato il recupero. Oltre ai tecnici della Campania, sono intervenuti anche da Puglia, Lazio, Abruzzo, Umbria, Marche, Emilia Romagna e Sicilia.
Per la particolare morfologia della grotta, sono state attivate anche le squadre di disostruttori del Soccorso Speleologico. Una squadra composta da tecnici umbri e siciliani ha provveduto ad allargare i tratti più angusti della grotta per consentire l’agevole passaggio della barella.

(Adnkronos)