Spese mediche detraibili nel modello 730/2023: le istruzioni da seguire

Sono detraibili le spese mediche e sanitarie inserite nel modello 730/2023: danno diritto allo sconto IRPEF i costi sostenuti nell’arco del 2022 che superano la franchigia di 129,11 euro. Dalle modalità di pagamento da rispettare alle voci che danno diritto all’agevolazione: tutte le istruzioni da seguire

Se inserite nel modello 730/2023, le spese mediche e sanitarie riducono il valore dell’imposta da versare. Rientrano, infatti, tra le cifre cosiddette detraibili, ovvero che danno diritto a una detrazione d’imposta.
Prima di entrare nel dettaglio delle regole da seguire per beneficiare dell’agevolazione, è necessario chiarire fin da subito un’importante differenza tra il concetto di detrazione e quello di deduzione.
La prima agisce sul calcolo dell’imposta dovuta riducendone il suo valore, la seconda, invece, riduce la base imponibile su cui viene calcolata l’imposta.
Le spese mediche e sanitarie risultano detraibili in base a quanto stabilito dell’articolo 15 del TUIR, Testo Unico delle Imposte sui Redditi.
Lo sconto d’imposta è applicabile alla parte di costi sostenuti che eccedono la franchigia di 129,11 euro.
Questa regola ha due effetti:
● la detrazione si applica solo alla parte di spese che superano la cifra stabilita;
● sotto la soglia prevista non si ha diritto all’agevolazione: ad esempio, si ha diritto allo sconto IRPEF in caso di costi pari a 180 euro, semaforo rosso per una cifra pari a 115 euro.
Operativamente, quindi, il valore dello sconto IRPEF si determina nelle modalità che seguono:
● si effettua la somma di tutte le spese mediche e sanitarie detraibili sostenute nell’arco dell’anno: per la dichiarazione dei redditi del 2023 si fa riferimento al 2022;
● si sottrae l’importo di 129,11 euro;
● si calcola il 19 per cento del risultato finale.
Stabilite le regole di calcolo, vale la pena soffermarsi sulle tipologie di spese mediche e sanitarie che risultano detraibili, anche quando sono sostenute all’estero, tramite il modello 730/2023:
● prestazioni rese da un medico generico (comprese quelle di medicina omeopatica);
● acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta medica (anche omeopatici);
● prestazioni specialistiche;
● analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie;
● prestazioni chirurgiche;
● ricoveri per degenze o collegati ad interventi chirurgici;
● trapianto di organi;
● cure termali (escluse le spese di viaggio e soggiorno);
● acquisto o affitto di dispositivi medici/attrezzature sanitarie, comprese le protesi sanitarie;
● assistenza infermieristica e riabilitativa (come, ad esempio, la fisioterapia, la kinesiterapia, la laserterapia);
● prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona;
● prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
● prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale;
● prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e/o di terapia occupazionale.
Le prestazioni sanitarie rese alla persona dalle figure professionali elencate in precedenza sono detraibili anche senza una specifica prescrizione medica, a patto che dal documento che attesta la spesa risulti la figura professionale e la prestazione resa dal professionista sanitario.
Per le voci di costo che rientrano nell’elenco si ha diritto alla detrazione anche per l’importo del ticket pagato per fruire del Servizio Sanitario Nazionale.
Come si legge nella che riporta le istruzioni annuali per la dichiarazione dei redditi, per ogni tipologia di costi sostenuti c’è una precisa documentazione da conservare.
Proseguendo nella panoramica di regole da seguire per beneficiare della detrazione a cui si ha diritto per le spese mediche e sanitarie, poi, bisogna soffermarsi sulla istruzioni che riguardano la tracciabilità dei pagamenti.
Dal periodo d’imposta 2020, infatti, solo i costi sostenuti tramite pagamenti tracciabili danno diritto allo sconto IRPEF.
Per il settore sanitario, però, sono state previste delle eccezioni: in particolare possono essere pagate anche in contanti le spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, ma anche per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al SSN.
Le spese mediche e sanitarie detraibili risultano già presenti nel modello 730/2023 precompilato: rientrano, infatti, tra le informazioni che l’Agenzia delle Entrate inserisce nella dichiarazione dei redditi pronta all’uso.
Secondo le cifre fornite dall’Agenzia delle Entrate, per il 2023 sono più di un miliardo e rappresentano la parte più importante, l’80 per cento, dei contenuti precaricati dall’Amministrazione finanziaria.
Chi si è opposto all’utilizzo dei dati sanitari, invece, per beneficiare della detrazione IRPEF deve avere cura di indicare le spese sanitarie detraibili, anche se utilizza il modello precompilato.
In ogni caso è necessario, prima della presentazione della dichiarazione dei redditi, una verifica dei costi sostenuti nell’arco del 2022 e dei dati inseriti, o pre inseriti, nel modello 730/2023.
Riepilogando, per beneficiare della detrazione del 19 per cento, è necessario considerare la modalità di pagamento, in particolare regole ed eccezioni sulla tracciabilità, tenere conto della tipologia di spese e calcolare il valore totale, non dimenticando la franchigia di 129,11 euro.

(Adnkronos)