Il rapporto ambientale annuale di Banca d’Italia

Dal 2010 Banca d’Italia pubblica un rendiconto dell’impatto delle proprie attività sull’ambiente. Dall’edizione 2023 del rapporto emerge che la Banca è sempre più impegnata nel rispetto dell’ambiente, operando su diversi fronti. A cominciare dalle emissioni di gas serra che nel 2022 sono diminuite del 2% rispetto all’anno precedente, con una riduzione del 22% rispetto al 2019, ultimo anno pre pandemia. Un trend positivo che prosegue parallelamente all’utilizzo di energia elettrica proveniente solo da fonti rinnovabili, una scelta green avviata già dal 2013. Procede anche la quota di energia autoprodotta grazie a impianti fotovoltaici.
Attualmente le principali fonti di emissione di gas serra della Banca d’Italia sono due: l’energia e la gestione degli edifici che pesa per il 44% del totale delle emissioni e la mobilità; gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti e i viaggi di lavoro che pesano per il 13%. Entrando nel dettaglio, in tema di energia si segnala un consumo complessivo di energia elettrica in diminuzione del 2% e una riduzione del 20% rispetto al 2021 dei combustibili per il riscaldamento, principalmente legati alla messa in atto di interventi di efficientamento degli edifici e degli impianti, quali la sostituzione degli infissi e dei vecchi sistemi di climatizzazione. In ottica di economia circolare, la Banca d’Italia ha ridotto gli acquisti di carta del 27% grazie ad un’accelerazione dei processi di digitalizzazione e dematerializzazione. In aggiunta, ha drasticamente limitato l’uso della plastica nelle varie sedi, con l’installazione di erogatori che sostituiscono le bottiglie confezionate, oltre all’introduzione di stoviglie e bicchieri di carta riciclabile o di materiale compostabile. Con la ripresa a pieno ciclo delle attività nel post pandemia sono aumentate notevolmente le emissioni legate ai viaggi di lavoro, anche se rimangono su livelli molto più bassi rispetto al 2019 (-63%). In crescita anche le emissioni dovute agli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti (+10%), un ambito in cui la Banca intende intervenire tramite l’incentivo all’uso di mezzi di trasporto sostenibili e mobilità elettrica.
Un capitolo a parte riguarda, infine, la stampa delle banconote, che ha visto nel 2022 un aumento delle emissioni di gas serra dovuto alla maggior quantitativo di materie prime acquistate per far fronte all’aumento del numero di banconote da stampare, cresciuto da 663 milioni di pezzi stampati nel 2021 a 807 milioni nel 2022. Per cercare di ridurre l’impatto dovuto alla stampa delle banconote la Banca sta mettendo in pratica diverse soluzioni, tra le quali l’invio agli impianti di termovalorizzazione delle banconote logore e la sostituzione dei vecchi automezzi blindati per il trasporto del contante con modelli in linea con le direttive europee sulle emissioni dei veicoli. Infine, è in fase di studio un processo per riciclare le banconote logore riducendole in minuscoli frammenti, che potrebbero essere riutilizzati ad esempio nei materiali per l’edilizia.

(Adnkronos)