Incendi Sicilia, ancora fiamme nel Palermitano. Sindaco: “Origine dolosa”


Vigili del fuoco a lavoro ad Alimena, Alimenusa, Altofonte, Piana degli Albanesi e nella zona di via Messina Montagne. Brucia ancora la discarica di Bellolampo. Canadair in azione
Palermo, 26 lug. – Emergenza incendi in Sicilia, dove continua a bruciare il Palermitano. Dopo la giornata di ieri in cui gli incendi si sono susseguiti senza sosta, questa mattina le squadre dei vigili del fuoco sono ancora a lavoro ad Alimena, Alimenusa, Altofonte, Piana degli Albanesi e a Palermo, nella zona di via Messina Montagne. Brucia ancora la discarica di Bellolampo dove, come richiesto ieri dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla, dalle prime ore di questa mattina sta operando anche un canadair. Sembra invece migliorata la situazione a Monreale, San Martino delle Scale, Capaci e Cinisi.
“Rispetto all’emergenza siamo in una fase di regressione, ma il quadro generale mi lascia preoccupato. Riscontriamo ancora qualche focolaio boschivo sulla provincia e sono ancora in corso voli antincendio su Bellolampo”, ha detto il sindaco di Palermo Roberto Lagalla intervenendo a Sky Tg24, spiegando che “si riscontrano ancora qualche situazione di difficoltà sulla rete elettrica che ha subito alcuni danni, oltre a sovraccarichi, ma Enel sta provvedendo. L’ospedale Cervello è stato messo in sicurezza fin da subito, è stato sgomberato solo il reparto oncologico non tanto per il rischio diretto legato all’incendio quanto per la sua vicinanza la centrale del gas ad ossigeno. Credo che si sia fatto un buon lavoro anche se crisi come questa evidenziano la necessità di un potenziamento dell’organico dei vigili del fuoco”.
Secondo Lagalla “una pluralità di focolai, come quella degli ultimi giorni, non può che essere in molti casi di origine dolosa . Il caldo e il vento hanno solo accelerato e facilitato la scelleratezza degli uomini”. “Palermo ha rischiato di essere vittima totale del fuoco nelle scorse 24 ore, le fiamme hanno lambito strutture e impianti sensibili oltre che pericolosi per i loro contenuti. Si tratta di un reato brutale e violento nei confronti della comunità palermitana esattamente come un atto mafioso”, ha rimarcato.

(Adnkronos)