Sciopero Usa, Vinciquerra (Sony Pictures): “Tornare a dialogare per raggiungere accordo”


Annunciato al Producers Summit di Trieste un accordo “per produrre sei film in lingua italiana” insieme alla Eagle Pictures di Tarak Ben Ammar
Trieste, 21 lug. “Dobbiamo agire con cautela e in questo momento è prioritario raggiungere un accordo. I nostri attori e sceneggiatori sono fondamentali per il comparto della produzione audiovisiva. E ora dobbiamo tornare a dialogare”. Il ramo d’ulivo ad attori e sceneggiatori Usa in sciopero lo porge dall’Audio-Visual Producers Summit in corso a Trieste Tony Vinciquerra, presidente e ad di Sony Pictures Entertainment.
Intervendo in uno dei panel del summit insieme a Tarak Ben Ammar, Owner di Eagle Pictures Entertainment, Vinciquerra ha annunciato: “In Italia abbiamo un accordo con Eagle Pictures per produrre insieme sei film in lingua italiana”. “I film in una lingua locale sono più difficili da internazionalizzare. Siamo i numeri uno in Spagna e Germania con un certo successo – ha continuato Vinciquerra – in India ancora non produciamo, ma ci arriveremo”.
Nel corso del summit i due hanno lodato anche il sistema di tax credit vigente in Italia: “Il tax credit ha incentivato la produzione audiovisiva in Italia – ha detto Tarak Ben Ammar – anche perché l’Italia è il set più bello al mondo per ambientare un film. Non si possono trovare location migliori in cui girare, qui c’è ogni tipo di paesaggio: le coste, le grandi città, le montagne. Inoltre, il tax credit è più vantaggioso rispetto ad altri Paesi europei e le maestranze sono le migliori nel mondo. Con Eagle abbiamo annunciato la realizzazione di nuovi studios a Roma con un investimento di circa 50 milioni: sono convinto che numerose produzioni internazionali saranno ancora più attratte per la realizzazione di opere in un’ottica di scambio vicendevole tra l’Italia e il mondo di opere, idee e maestranze”.
Sul tema è intervenuto anche Tony Vinciquerra: “Certamente sono fondi più che necessari. Costa così tanto produrre un film, Ma senza incentivi non si può produrre e non si possono fare profitti.” E ha aggiunto: “Il fattore decisivo nelle opere audiovisive sono le persone che lavorano dietro le quinte. Senza di loro non è possibile pensare, sviluppare e portare a termine una produzione locale. C’è una grande domanda di personale qualificato e credo che noi tutti addetti ai lavori siamo sempre alla ricerca di nuovi talenti”.

(Adnkronos)