Luca Mercalli lancia l’allarme: Il nuovo clima minaccia la nostra vita quotidiana

Luca Mercalli - palazzo Provincia Padova

Il climatologo Luca Mercalli mette in guardia sulle gravi conseguenze del cambiamento climatico sulla nostra vita quotidiana, nella conferenza intitolata “Il nuovo clima” che il famoso divulgatore ha tenuto oggi al palazzo della Provincia in piazza Antenore: dati, considerazioni, conclusioni e suggerimenti sulla situazione attuale che hanno colpito i presenti e lanciato un allarme per mantenere viva una speranza ormai agli sgoccioli. 
Secondo Mercalli, e non solo, le estati torride e le ondate di calore senza precedenti sono il sintomo evidente del riscaldamento globale. L’esperto ha sottolineato come, dopo il 2003, quando si registrarono temperature di 40 gradi a Torino, Milano e Parigi, queste ondate di calore siano diventate sempre più frequenti. L’estate del 2003 ha causato la morte di 70.000 persone, di cui 20.000 in Italia, e ha segnato l’inizio di una serie di stagioni difficili che si sono ripetute nel corso degli anni, con picchi nel 2015, 2017, 2019 e nel 2022. Anno che i padovani certamente ricordano. 
Mercalli, sciorinando le sue slide (in allegato) con numerose fonti scientifiche internazionali, intervallate da focus su eventi di cronaca che tutti ricordano, come la temperatura record registrata a Floridia, Siracusa, nell’agosto 2021 (48,8 gradi), l’alluvione in Emilia-Romagna,  la tragedia del ghiacciaio della Marmolada il 3 luglio 2022, ha spiegato chiaramente che “la situazione richiede un intervento urgente entro il 2030, altrimenti potrebbe essere troppo tardi per rimediare ai danni causati dal cambiamento climatico”.
In caso contrario, ciò che si profila è una catastrofe, con gravi conseguenze che si profilano per la salute, le migrazioni e l’agricoltura. “L’innalzamento delle temperature e l’aumento delle ondate di calore influiranno negativamente sull’agricoltura, sull’energia e sulla salute delle persone. Inoltre, i cambiamenti climatici potrebbero anche portare ad un aumento delle migrazioni forzate”. Tutti fenomeni che già nella loro attuale dimensione i territori faticano a gestire, e che nello scenario peggiore diventerebbero fattori di enorme stress per la società.
Peraltro, il cambiamento climatico non riguarda certo solo l’Italia, ma l’intero pianeta: sono stati citati ad esempio le temperature superiori ai 50 gradi in Cina e gli incendi senza precedenti in Canada, la temperatura sempre più alta degli oceani, con un aumento medio di 4,6 millimetri all’anno, che portano, tra i tanti effetti, anche a quel “oceano verde” che ha avuto molto risalto nei servizi televisivi delle ultime settimane.
Nella sua lezione, svolta da remoto – un ambientalista attento non spreca mai un viaggio se può fare la stessa cosa con altri mezzi – Mercalli ha dedicato del tempo anche ai “negazionisti”, che “negano l’evidenza scientifica del cambiamento climatico per motivi egoistici e interessi personali. I dati raccolti negli ultimi 31 anni e le testimonianze di esperti riconosciuti a livello internazionale, come Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, e Giorgio Parisi, Nobel per la fisica 2021, dimostrano la necessità di agire immediatamente per preservare il futuro delle generazioni future”.

Quali azioni? Mercalli ne elenca cinque:

Più energie rinnovabili ed efficienza energetica degli edifici

  • Favorire la mobilità elettrica a condizione che sia alimentata da elettricità rinnovabile e che sia obbligatorio il riciclo delle batterie dei veicoli
  • Meno viaggi aerei, meno trasporti in genere, più telelavoro
  • Ridurre la quota di carne rossa nella dieta e sostenere l’agricoltura biologica e a filiera corta locale
  • Fermare il consumo di suolo

Oggi ci siamo trovati qui per affrontare una delle sfide più grandi del nostro tempo: il cambiamento climatico”, commenta il Vicepresidente della Provincia di Padova, Vincenzo Gottardo. “La conferenza tenuta da Luca Mercalli ha lanciato un allarme che non possiamo ignorare. Le estati torride, le ondate di calore sempre più frequenti, i fenomeni di precipitazioni sempre più esplosive, sono solo alcuni dei sintomi evidenti del riscaldamento globale, che sta minacciando la nostra vita quotidiana e, in particolare, il settore agricolo.
Secondo Mercalli, le gravi conseguenze del riscaldamento globale colpiranno l’agricoltura, l’energia e la salute delle persone, e potrebbero portare a un aumento delle migrazioni forzate. Queste sfide richiedono un intervento urgente entro il 2030, altrimenti potremmo trovarci di fronte a una catastrofe senza precedenti.
Affrontare il cambiamento climatico significa agire con fermezza e determinazione. Dobbiamo promuovere l’adozione di energie rinnovabili e l’efficienza energetica negli edifici per ridurre le emissioni di gas serra e mitigare gli impatti ambientali sull’agricoltura e su tutto il territorio padovano. Ci salviamo tutti occupandoci ciascuno, come avrebbe detto Voltaire, del “nostro giardino” prima di tutto.
Oltre alle soluzioni per contrastare il cambiamento climatico, dobbiamo anche puntare alla transizione ecologica nelle nostre città. La riprogrammazione urbana deve tener conto delle innovazioni tecnologiche, promuovendo l’utilizzo di energie rinnovabili come il solare termico e il fotovoltaico, che possono comportare maggiori ricavi per le aziende e un abbattimento dei costi dei prodotti, favorendo la nostra economia e i consumatori. Padova è al secondo posto in Italia per Watt / abitante di potenza installata: siamo già sulla buona strada, non fermiamoci.
La mobilità elettrica, di cui si parla molto, alimentata da fonti rinnovabili, è un passo importante per ridurre l’impatto ambientale. Ridurre i viaggi aerei e favorire il telelavoro, abbiamo sentito, sono azioni concrete che possiamo intraprendere per contribuire a frenare la crisi climatica.
Inoltre, tornando alle mie deleghe in Provincia, dobbiamo sostenere l’agricoltura biologica e a filiera corta locale, e fermare il consumo di suolo per preservare le nostre terre agricole e garantire la sostenibilità delle pratiche colturali.
Queste azioni possono sembrare impegnative, ma sono essenziali per preservare il nostro futuro e quello delle generazioni a venire. Come vicepresidente della Provincia con deleghe all’Agricoltura e alle Politiche comunitarie, mi impegno a lavorare con tutte le forze politiche e con la comunità per adottare misure concrete e garantire una transizione ecologica sostenibile.
Il cambiamento climatico è una realtà scientifica, dobbiamo agire con responsabilità e lungimiranza. Mi ha fatto molto piacere che cittadini, aziende, associazioni e istituzioni oggi abbiano inteso di unire le forze per affrontare questa emergenza climatica, creando un ambiente più vivibile per tutti e per le future generazioni
”.

A seguito della conferenza di Mercalli, si sono susseguiti vari interventi (tutti riascoltabili su canale Youtube della Provincia) dei relatori ospiti: Giovanni Prearo, presidente di ANCE Veneto, Roberto Lorin, presidente di Coldiretti Padova, Luca Trivellato, Presidente Provinciale Cia – Agricoltori Italiani, Michele Barbetta, presidente di Confagricoltura Padova, l’architetto Roberto Righetto dell’Ordine degli Architetti di Padova, l’Ing. Riccardo Schvarcz dell’Ordine degli Ingegneri di Padova, Enzo Sonza e Umberto Niceforo, Presidente e Direttore del Consorzio di Bonifica del Brenta, Paolo Ferraresso, presidente del Consorzio di bonifica del Bacchiglione, Alberto Bonini Baraldi, dirigente Unità Organizzativa Meteorologia e Climatologia di Arpav, e anche una nutrita squadra della Protezione civile e dei Vigili del Fuoco di Padova, impegnati nelle ultime ore a causa della fortissima tempesta di pioggia, vento e grandine che ha colpito il padovano.
Testimonianze di lavoro, sensibilità, discipline diverse, tutte coinvolte dal cambiamento climatico. La conclusione, affidata a Mercalli, è un complimento: “Senza interdisciplinarità non andiamo da nessuna parte. Lo dico spesso; questo incontro, oggi, sarebbe un ottimo metodo per tutta la politica”.

(Provincia di Padova)