Incendio a Milano, 6 morti in casa riposo: “Fiamme in una sola stanza”


Aperto fascicolo per omicidio colposo plurimo: “Vero danno dal fumo che ha invaso interamente il primo piano”. L’incendio nella notte nella Rsa ‘Casa dei Coniugi’ in via dei Cinquecento. Circa 80 i feriti, due sono gravi. Nessuna traccia evidente di dolo, ipotesi sigaretta
Milano, 7 lug. Incendio a Milano nella notte in una casa di riposo. E’ di sei morti e di due feriti gravi il bilancio dell’incendio scoppiato, intorno all’1.20, nella Rsa Casa dei Coniugi in via dei Cinquecento. “In una situazione come questa, c’è un’ipotesi di scuola, il fascicolo viene aperto come omicidio colposo plurimo. E’ un’ipotesi di partenza, essendoci sei persone decedute. Il punto di origine dell’incendio è il letto di una persona ricoverata; sull’innesco ci stiamo lavorando”. Così la procuratrice aggiunta di Milano Tiziana Siciliano, uscendo dalla Rsa. 81 le persone ferite trasportate in ospedale. Sull’incendio “è stato aperto un fascicolo, ma per ricostruire con chiarezza le cause ci vorrà tempo”, aveva detto in precedenza il procuratore capo di Milano Marcello Viola, lasciando la struttura.
“L’allarme è arrivato intorno 1.30 del mattino e l’intervento è stato straordinariamente veloce”, ha poi continuato il procuratore aggiunto di Milano. La pm tiene ad evidenziare che “è stato posto in essere un programma particolare, relativo ai grandi disastri, per cui è stata possibile l’evacuazione di più di 80 persone, che sono state dislocate in maniera efficiente in vari ospedali della città con valutazioni di gravità differente”. A parte le sei persone decedute, “ci sono due persone in codice rosso, una delle quali mi risulta essere intubata evidentemente per problematiche respiratorie dovute all’inflazione dei fumi, oltre ad altre 14 in codice giallo, che significa una stato di gravità comunque e a tutti gli altri in codice verde per controlli”.
Per quanto riguarda lo sviluppo dell’incendio, aggiunge Siciliano, “abbiamo le idee chiare; l’incendio è partito da una stanza ed è rimasto sostanzialmente chiuso in questo locale, che è l’unico dove ci sono segni evidenti di fiamme e di fuoco. Purtroppo -osserva- il vero danno è stato fatto dal fumo che ha invaso interamente il primo piano, che di conseguenza ha creato la tragedia”.
Quanto all’innesco “è ancora difficile, bisogna lavorare. Ci sono i tecnici del nucleo investigativo dei vigili del fuoco che dovranno fare tutti gli accertamenti per capire la causa e l’origine”. Per ora “il punto di origine si è compreso abbastanza con chiarezza ed è relativo al letto di una persona che era ricoverata. Le cause, poi, dovranno ovviamente essere accertate con chiarezza. Altre cose su cui si concentrerà la nostra attenzione saranno i sistemi anti incendio e capire se il personale interno era sufficiente”.
Gli 81 feriti “hanno riportato in forma più o meno severa sintomi da inalazione da fumo. Nessun paziente risulta ustionato”, fa sapere l’Areu, agenzia regionale emergenza urgenza, che ha coordinato le operazioni di soccorso sanitario (sul posto al fianco di vigili del fuoco, forze dell’ordine e protezione civile).
Dopo l’allarme, scattato intorno all’1.20 di notte, l’intervento è stato effettuato con 15 ambulanze, 3 automediche e 2 mezzi di coordinamento. Per 6 pazienti è stato constatato il decesso sul posto, ripercorre l’Areu, e due pazienti sono stati ospedalizzati in codice rosso, uno al Policlinico e l’altro al San Raffaele di Milano. Nel bilancio ci sono poi 14 pazienti in codice giallo – ricoverati fra Niguarda, Policlinico, San Raffaele, San Carlo, San Donato, San Paolo, Fatebenefratelli, Città Studi e Humanitas – mentre altri 65 sono stati smistati nei diversi pronto soccorso in codice verde.
L’Areu fa il punto della situazione nei vari ospedali coinvolti per accogliere i feriti: al Niguarda di Milano sono stati accolti 11 codici verdi e 2 gialli; al San Gerardo di Monza 11 verdi; al Policlinico 1 paziente in codice rosso e 3 gialli (due dei 4 pazienti seguiti in totale risultano intubati); al San Raffaele sono ricoverati il paziente in codice rosso e uno in codice giallo; al San Carlo ci sono 2 codici verdi e uno giallo; a Melegnano hanno preso in carico 5 pazienti in codice verde; al San Donato 8 in codice verde e uno in codice giallo; al San Paolo stanno seguendo due pazienti in codice verde e due in codice giallo; il Fatebenefratelli si occupa di 10 in codice verde e 1 in codice giallo; Città Studi segue due pazienti in codice giallo; il Sacco due in codice verde. E ancora: Sesto Civile 5 codici verdi; Bassini 4 verdi; Humanitas 3 verdi e 1 giallo; Multimedica 2 verdi.
Le indagini sulle cause all’origine delle fiamme sono state affidate al Niat-Nucleo investigativo antincendio territoriale dei vigili del fuoco di Milano. “In questo momento -spiega Carlo Cardinali, funzionario dei vigili del fuoco di Milano- le nostre squadre sono al lavoro per ispezionare i locali della struttura. Quando siamo arrivati abbiamo trovato il palazzo completamente invaso dal fumo. Le operazioni di spegnimento sono durate qualche minuto, mentre per l’evacuazione degli ospiti ci sono volute due o tre ore perché abbiamo dovuto portare fuori le persone a braccia. Le fiamme comunque sono divampate da una sola stanza al primo piano. E questo rende il lavoro più agevole per risalire alle cause”.
“In questo momento non stiamo escludendo nulla, ma non ci sono tracce evidenti di dolo. Ciò ovviamente non esclude niente, però in questo momento non abbiamo trovato nessuno elemento che ci possa far pensare a questo. In ogni caso le indagini sono di tipo scientifico e verranno fatte in modo accurato”, ha poi detto il portavoce dei vigili del fuoco, Luca Cari, uscendo dalla Rsa. L’ipotesi che le fiamme possano essere state originate da una sigaretta “non è da escludere ovviamente – dice -; bisogna verificare quali sono i tipi di materiali e vedere se una sigaretta sia in grado di provocare un incendio”, aggiunge. Però “in questo momento siamo in fase di soccorso e non stiamo facendo questi accertamenti”. Anche “il funzionamento dell’allarme antincendio è ancora da verificare, così come altre cose che sono tema di indagine. Tutto è ancora da verificare”.
‘Casa per Coniugi’ è una residenza per anziani istituita nel 1955 e gestita da Proges – Società Cooperativa Sociale, come emerge nel sito web della struttura, destinata ad accogliere anziani – i posti letto accreditati sono 210 – con vari livelli di non autosufficienza, che non necessitano di specifiche prestazioni ospedaliere. Possono essere ospitati anche adulti con patologie assimilabili a quelle geriatriche. “La residenza si sviluppa in un edificio su tre piani ed è suddivisa in 12 nuclei (di cui due nuclei Alzheimer)”.
”Sei morti sono un bilancio pesantissimo. Abbiamo un paio di persone in ospedale in una situazione delicata”, ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala arrivato per un sopralluogo alla Rsa. ”Dopo una segnalazione di una persona di servizio, l’intervento dei Vigili del Fuoco è stato tempestivo” ha detto il sindaco, sottolineando che le ”fiamme sono state limitate ad una stanza. Sulle cause è impossibile stabilirle e non credo che sia saggio fare ipotesi ”.
“A nome mio e del Governo, esprimo massima solidarietà alle persone coinvolte nell’incendio divampato questa notte in una struttura per anziani a Milano. Sincere condoglianze ai familiari delle vittime e un augurio di pronta guarigione ai feriti”. Lo scrive su Twitter la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

(Adnkronos)