DECRETO BOLLETTE: PATRIZIO BERTIN, CONFCOMMERCIO ASCOM PADOVA, “SI PUÒ FARE DI PIÙ”

Sorprende che i prezzi delle forniture al dettaglio siano ancora cosi’ alti a fronte del calo delle materie prime.

“Si può fare di più. Anzi, si deve fare di più”.
Arriva dall’Ascom Confcommercio il commento al nuovo decreto bollette che prevede lo stanziamento di circa 800 milioni di euro per la proroga di alcune misure di contenimento ai costi di energia elettrica e gas.
Tra le misure approvate dal governo troviamo la proroga dell’azzeramento degli oneri di sistema per il settore del gas e l’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano e il prolungamento al 30 settembre del bonus sociale per le famiglie con redditi bassi. Fino al 31 dicembre 2023 rimarrà invariata la soglia Isee per l’accesso all’agevolazione da parte delle famiglie numerose (con almeno 4 figli) che il primo aprile scorso era passata da 20 a 30mila euro. È stata inoltre confermata per il terzo trimestre la riduzione dell’Iva al 5% sulle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali.
Le nuove misure adottate dal Governo per ridurre l’impatto dei costi dell’energia per imprese e famiglie – dichiara il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin – sono una buona cosa ma non sono ancora sufficienti. A nostro giudizio c’è la necessità di reintrodurre i crediti d’imposta energetici e di azzerare gli oneri generali di sistema per il settore elettrico, analogamente a quanto fatto per il gas”. 
Sorprende che nonostante il calo dei costi delle materie prime, i prezzi delle forniture al dettaglio permangano ancora su livelli eccezionalmente alti rispetto a quelli pre-crisi.
Tanto per dare un’idea, la spesa energetica delle imprese del terziario di mercato in Italia si attesterà infatti, nel 2023, intorno ai 38 miliardi di euro: in calo rispetto ai 41 miliardi del 2022, ma quasi il triplo rispetto ai 13 miliardi del 2021. 
“Serve – aggiunge Bertin – un intervento di sterilizzazione degli oneri generali di sistema elettrici per imprese e famiglie che occorrerà mantenere in essere fintantoché non si giungerà ad una stabilizzazione dei prezzi”.
Insomma, l’energia costa ancora troppo e costa troppo soprattutto se rapportata, come si è detto, ad un calo consistente delle materie prime.
“I costi dell’energia – conclude il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova – vanno tenuti sotto controllo perché è soprattutto da essi che si sviluppa la spirale inflazionistica”.

PADOVA 4 LUGLIO 2023

(Ascom Padova)