Roma, Alessandra Mussolini: ”Basta chiamarli femminicidi, aiutiamo di più le donne”



Roma, 29 giu. ”Andiamo oltre alla parola femminicidio, termine ormaisuperato dalla gravità di quello che accade ogni giorno. Questo reato non può diventare una moda, chiamarlo femminicidio è un termine delimitante. Che vuole dire femminicidio? Che siamo una categoria anche nella morte? non è una fattispecie, è una cosa gravissima”. Così all’Adnkronos, Alessandra Mussolini, vice capodelegazione di Forza Italia al Parlamento Europeo, commentando l’ennesimo femminicidio avvenuto ai danni di una 16enne, uccisa e trovata in un carrello della spesa vicino a un cassonetto nel quartiere Primavalle di Roma. ”Non bisogna creare una sorta di nicchia all’interno di un reato, è necessario generalizzare per far capire che tutti noi siamo responsabili, a partire dalla scuola e dalla famiglia – prosegue – il problema è universale non marginale. Di fronte alla prevalenza inaudita degli omicidi da parte degli uomini verso le donne bisogna interrogarsi sulle leggi, su cosa non funziona. L’inasprimento delle pene è importante ma non basta. Dobbiamo incidere molto di più, con maggiore severità e con maggiori mezzi finanziari nella fase preventiva – continua la Mussolini – Quando una donna trova il coraggio di denunciare bisogna proteggerla e aiutarla economicamente. Bisogna andare ad incidere anche all’interno delle famiglie e delle scuole quando già ci sono dei disagi. Ormai i ragazzi stanno più sui social che in famiglia e tutto è diventato più complicato. Anche le scuole devono dare un supporto a una società ormai difficile da gestire – prosegue – Non basta inasprire le pene bisognamettere in campo strumenti di prevenzione che impediscano che il reato si compia perché la donna ha paura”, conclude la vice capodelegazione di Forza Italia al Parlamento Europeo.
(di Alisa Toaff)

(Adnkronos)