Francia, scontri e arresti per 17enne ucciso a Nanterre


Disordini anche a Marsiglia e Lilla. Macron: “Scene di violenza ingiustificabili”
Parigi, 29 giu. Scontri e arresti in Francia in seguito alla morte del 17enne, ucciso durante un controllo stradale. Diversi agenti di polizia sono rimasti feriti negli scontri con i manifestanti a Nanterre, dove si è tenuta la ‘marcia bianca per ‘.
A Marsiglia, in seguito agli incidenti e al saccheggio intorno al Vieux-Port, riferisce ‘Le Figaro’, ci sono attualmente dodici fermi. A Tolosa – dove un commissariato del quartiere del Mirail sarebbe stato preso di mira da alcuni rivoltosi che avrebbero sparato con fuochi d’artificio – ci sono 13 fermi. In Ile-de-France, la regione parigina, ci sarebbero almeno 50 fermi di cui 19 a margine della marcia bianca in ricordo di Nahel.
Anche a Lione e regione si sono verificati numerosi indicenti. Un autobus è stato incendiato a Bron. Secondo il quotidiano locale ‘Le Progres’ ci sarebbero stati tre fermi.
Raid, Gign e Bri, le unità di elite della polizia nazionale e della gendarmeria francese, sono state dispiegate in numerose città e in particolare a Trappes, Elancourt, Garges-les-Gonesse, Bobigny e in altre città della regione parigina ma anche a Nizza, Marsiglia, Tolosa, Bordeaux, Montpellier, Rennes, Nancy, Lilla, Strasburgo e Lione.
I servizi francesi si aspettano “una generalizzazione” delle violenze nelle “prossime notti”, riporta il sito di Le Figaro, precisando che nell’informativa dell’intelligence si parla delle “prossime notti” che “saranno teatro di violenze urbane con tendenza a generalizzarsi” e di “azioni mirate contro le forze dell’ordine e simboli dello Stato”.
“Alla polizia sono state impartite istruzioni sistematiche di intervento. Già sono oltre 100 i fermi. Sostegno ai nostri agenti di polizia, gendarmi e vigili del fuoco che stanno facendo un lavoro coraggioso”. Ad affermarlo in un tweet è il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin.
“Ci sono state scene di violenza ingiustificabili contro le istituzioni”. Sono state queste le parole del presidente francese Emmanuel Macron, prima dell’inizio della riunione al ministero degli Interni dell’unità di crisi interministeriale. “Le prossime ore devono portare a meditare e al rispetto”, ha insistito il capo dello Stato che ha convocato l’unità di crisi interministeriale.
L’autopsia sul corpo del 17enne Nahel, ucciso a Nanterre, ha rivelato che il giovane “è stato raggiunto da un unico colpo, che ha attraversato il braccio sinistro, quindi il torace, da sinistra verso destra”. Una perquisizione del veicolo “non ha permesso di ritrovare oggetti pericolosi o stupefacenti”, ha aggiunto. E’ sempre ricercato, ha fatto sapere inoltre, il terzo passeggero dell’auto dell’adolescente, mentre un secondo passeggero è stato ascoltato e quindi rilasciato qualche ora dopo il dramma.
L’autore dello sparo sarà oggetto di sospensione amministrativa, ha annunciato il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, in visita a Mons-en-Baroeul. “Ho chiesto al prefetto di polizia di sospendere amministrativamente l’agente”, ha dichiarato il ministro.
“Non ce l’ho con la polizia. Ce l’ho solo con la persona che ha ucciso mio figlia. Non doveva ucciderlo”, ha detto ai microfoni di France 5 la madre di Nahel. “C’erano altri modi” per farlo uscire dalla sua auto. “Una pallottola così vicina al suo petto, non posso immaginarlo. Uccidere dei piccoli così, quanto tempo succederà? quante madri come me? che cosa aspettano?” si chiede la madre di Nahel.

(Adnkronos)