‘Salute e sostenibilità’, dalla farmaceutica un contributo importante

(Adnkronos) – Una profonda interconnessione lega la salute umana e quella del pianeta. Sono quattro le leve su cui agire per dare valore al binomio ‘Salute e sostenibilità’ e la farmaceutica può dare un importante contributo. Su questo si sono confrontati esperti, pazienti e istituzioni nell’incontro a porte chiuse, che si è svolto in questi giorni a Roma, presso la residenza dell’Ambasciatore del Belgio, dal titolo ‘Salute & sostenibilità: binomio strategico per il sistema paese’, organizzato da The European House of Ambrosetti in partnership con Ucb Pharma e l’Ambasciata del Belgio in Italia.
 

Se l’obiettivo è il miglioramento del benessere collettivo – spiega una nota – questo si può ottenere andando ad agire su quattro principali elementi: ambiente; ecosistema delle Life-Science (filiera industriale, centri di ricerca e strutture sanitarie); sistema di governance (istituzioni globali ed europee, governi nazionali e Regioni) e sistema socioeconomico (associazioni pazienti, terzo settore, mondo economico-finanziario). Il tavolo di lavoro ha messo in luce la necessità di definire una visione comune e un approccio condivisibile per supportare le aziende del settore farmaceutico a rendere più determinante il proprio impatto positivo sulla società, sui pazienti e sull’ambiente, e nella partecipazione attiva alla costruzione di un futuro sano e sostenibile per tutti. 

I diversi aspetti della sostenibilità interagiscono e si influenzano reciprocamente. L’attenzione all’ambiente – prosegue la nota – è diventata, in questi anni prioritaria, dato l’impatto economico e sociale connesso a questa problematica e i costi legati alla sua gestione. Per vincere questa sfida, per il settore farmaceutico, è fondamentale promuovere, parallelamente alla riduzione del footprint ambientale, un approccio etico e trasparente nella gestione degli stakeholder, una propensione all’open innovation su tutta la catena del valore e contribuire alla resilienza e alla crescita economica del Paese, anche attraverso un accesso equo e sostenibile alle terapie innovative. Sono necessari però un’azione congiunta e coordinata di tutti gli attori del sistema sanitario e un contesto culturale e normativo favorevole alla ricerca e all’innovazione, oltre che un’analisi critica dell’evoluzione del contesto sociale di riferimento.  

Un altro pilastro riguarda la gestione del capitale umano che, se da un lato deve essere meritocratica, dall’altro deve garantire la crescita e la salute dei dipendenti. Ciò implica la promozione di un’occupazione di qualità, anche e soprattutto attraverso la gestione della Diversity&Inclusion, di cui il superamento del divario di genere e l’inclusione delle disabilità sono alcuni degli aspetti più noti e discussi. Essere solo green, dunque, non basta più. E’ necessario valorizzare l’impatto sociale delle attività delle imprese, la loro governance, i criteri degli investimenti, il modello di crescita, il supporto di progetti capaci di creare valore economico e sociale.  

“Da alcuni anni la sostenibilità rappresenta un imperativo strategico nel percorso di sviluppo a livello globale di Ucb Pharma – afferma Federico Chinni, Amministratore delegato Ucb Pharma Italia -. Lo scorso anno l’azienda ha investito il 30% del proprio fatturato in ricerca e sviluppo (R&D), una cifra superiore alla media del settore farmaceutico e dell’industria manifatturiera nel suo complesso, per contribuire al benessere della società, a rendere il pianeta più sano e a generare valore per i propri stakeholder. Questo costante investimento in R&D – continua Chinni – è orientato alla creazione di valore sostenibile secondo un approccio olistico che comprende, oltre a quella ambientale, anche la dimensione economica e sociale e che trova declinazione attraverso una serie di obiettivi specifici: valore per i pazienti, per le persone, per gli stakeholder, per le comunità, per il pianeta”. 

All’incontro sono intervenuti: Federico Chinni, Amministratore delegato di Ucb Italia; Americo Cicchetti, ordinario di Organizzazione sanitaria, l’università Cattolica del Sacro Cuore; Carlo Cici, partner di The European House of Ambrosetti; Simona Cuomo, Associated Professor Sda Bocconi School of Management; Luca Pani, professore di Psichiatria clinica università di Miami e Università di Modena e Reggio Emilia; Annalisa Scopinaro, presidente Uniamo; Walter Ricciardi, ordinario di Igiene, Università Cattolica del Sacro Cuore; i senatori Beatrice Lorenzin (Pd), Daniele Manca (Pd), Daniela Sbrollini (Az-Iv) e i deputati Simona Loizzo (Lega), Luca Squeri (Fi) ed Elena Bonetti (Az-IV), oltre a Guido Rasi, in qualità di esperto del settore salute. “E’ stato per noi un onore – dichiara Pierre Emmanuel De Bauw, Ambasciatore del Belgio in Italia – ospitare questo evento organizzato con il supporto di Ucb Pharma, realtà belga nello scenario economico italiano. L’occasione ci ha dato la possibilità di sottolineare l’impegno del Belgio e dell’Italia nei confronti dello sviluppo sostenibile e l’importanza strategica per l’Italia di attrarre aziende e capitali esteri capaci di generare un ritorno sul territorio non solo in termini economici, ma anche di sistema”. 

(Adnkronos – Salute)

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