Wagner verso Mosca: “Guerra civile”. Sindaco: “Situazione difficile”

RUSSIA
Truppe Prigozhin a meno di 400 km da capitale russa. Checkpoint improvvisati nella parte sud della città, evacuati musei e centri commerciali
La Wagner di Evgheny Prigozhin marcia verso Mosca. “È iniziata la guerra civile”, il messaggio diffuso dalla Wagner attraverso Telegram.
Il governatore della regione russa di Lipetsk, Igor Artamonov, ha affermato che i mercenari si troverebbero a meno di 400 chilometri dalla capitale russa. “Le forze dell’ordine e le autorità stanno adottando tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza della popolazione. La situazione è sotto controllo”, ha assicurato Artamonov sui social.
Il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin dal canto suo ha però affermato su Telegram che la situazione è “difficile” e che un “regime antiterrorismo” è stato attivato. “Al fine di ridurre al minimo i rischi, ho deciso di dichiarare lunedì giorno non lavorativo, ad eccezione degli enti governativi e delle imprese a ciclo continuo, del complesso militare-industriale, dei servizi cittadini, ha sottolineato.
Checkpoint improvvisati sono comparsi alle porte sud di Mosca. Lo riporta la Bbc Russia, pubblicando una foto che ritrae camion della spazzatura parcheggiati di traverso per bloccare la strada e veicoli della polizia e dell’esercito nelle vicinanze. Intanto, si legge sul sito del Guardian, nella capitale è stato sospeso il traffico sul fiume Moscova, mentre sono stati visti agenti di polizia con giubbotti antiproiettile e armi automatiche all’ingresso dell’autostrada che collega Mosca a Voronezh e Rostov sul Don, le due città controllate dalla Wagner.
BBC: EVACUATI MUSEI E CENTRI COMMERCIALI A MOSCA
Intanto alcuni edifici pubblici sono stati evacuati a Mosca mentre continua l’avanzata della Wagner verso la capitale russa, ha riferito la Bbc Russia, secondo cui sono stati evacuati diversi musei vicino al Cremlino, in particolare la Galleria Tretjakov, il museo Pushkin e la Casa della Cultura Ges-2. Stessa sorte è toccata a due centri commerciali della capitale russa, il Mega Belaya Dacha ed il Kvartal.
Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato l’eliminazione del capo dei mercenari, che hanno preso il controllo di Rostov e hanno attraversato la regione di Voronezh.
Per debellare la rivolta il presidente russo Putin vorrebbe “eliminare” Yevgeny Prigozhin e offrire un’amnistia ai combattenti della Wagner, riferisce una fonte vicina allo stato maggiore russo, citata dall’outlet russo IStories, in una notizia rilanciata da Meduza. Secondo la fonte, i militari russi non hanno sufficienti risorse per impedire a Prigozhin di raggiungere Mosca e stanno raccogliendo truppe da tutte le unità al fronte in Ucraina.
“Siamo tutti pronti a morire, tutti e 25mila e poi ancora altri 25mila”. E’ quanto ha detto Prigozhin in un nuovo messaggio su Telegram. “Stiamo morendo per il popolo russo”, ha poi aggiunto il leader di Wagner. “Vladimir Putin si sbaglia profondamente, nessuno si consegnerà ai suoi ordini, non vogliamo che il Paese continui a vivere nella corruzione e le bugie”, ha poi detto in risposta alle accuse del presidente russo di essere un “traditore”. “Siamo patrioti – ha continuato – e quelli che sono contro di noi sono quelli che sono intorno ai bastardi”.
“Siamo a Rostov – ha scritto Prigozhin in un aggiornamento su Telegram – le divisioni del ministero della Difesa, o meglio le reclute che sono state inviate per fermare il nostro cammino, si sono fatte da parte”. “Se qualcuno cercherà di fermarci, distruggeremo tutti”, ha aggiunto. Prigozhin ha poi affermato di aver preso il controllo di tutti i siti militari della città russa sul Don. In un video, il leader di Wagner ha detto che lui e il suo esercito sono nel quartier generale del distretto militare meridionale della città.
“Sono sotto controllo tutti gli obiettivi militari, compreso l’aeroporto”, ha affermato Prigozhin nel video pubblicato questa mattina, specificando che questo però non sta impedendo ai caccia russi diretti in Ucraina di continuare a decollare. “Gli aerei stanno decollando come previsto”, ha detto. Queste affermazioni, insieme a quelle della presa del quartier generale militare della città di un milione di abitanti sul confine con l’Ucraina, non possono essere verificate in modo indipendente, e per il momento non ci sono commenti da parte del ministero della Difesa russo.
Ieri, l’Fsb ha annunciato che sta indagando Prigozhin per tentato golpe dopo che il capo di Wagner ha lanciato un appello per combattere contro la leadership militare russa accusata di aver attaccato le sue unità di mercenari, accuse che vengono rigettate da Mosca come false “provocazioni”.
“Un’enorme quantità di territorio è persa, i soldati vengono uccisi in numeri tre, quattro volte superiori a quelli dei documenti mostrati ai vertici militari”, ha affermato Prigozhin nel video su in cui esorta i russi a non credere a quello che dicono i media di Stato. “Quando vi dicono che Wagner ha interferito con il lavoro ed è per questo che qualcosa al fronte è crollato, le cose al fronte non sono crollate per questa ragione”, ha aggiunto. “Non è successo nulla di straordinario alla vigilia del 24 febbraio”, aveva spiegato Prigozhin già nella giornata, aggiungendo che “il ministero della Difesa sta cercando di ingannare l’opinione pubblica e il presidente, raccontando la storia che ci sono stati livelli folli di aggressione da parte ucraina e che ci avrebbero attaccato insieme all’intero blocco della Nato”.
In realtà, ha detto il capo di Wagner “Kiev non ha bombardato il Donbass per 8 anni, solo le posizioni russe. E l’operazione speciale è stata avviata per un motivo completamente diverso”. Prigozhin ha aggiunto che la leadership russa avrebbe potuto evitare la guerra negoziando con il presidente ucraino. Secondo Prigozhin, “l’operazione militare speciale è stata lanciata per ragioni completamente diverse”. Secondo il capo dei mercenari russi, “la guerra era necessaria… perché Shoigu potesse diventare maresciallo, perché potesse ottenere una seconda stella di eroe… la guerra non serviva per smilitarizzare o de-nazificare l’Ucraina. Era necessaria per ottenere una stella in più”.
Le forze di sicurezza russe hanno intanto condotto un raid nel quartier generale di Wagner a San Pietroburgo. Lo riporta il sito Fontanka, citato dalla Bbc, spiegando che “persone dal volto coperto e con fucili automatici” in azione anche nella zona della città russa dove ci sono l’albergo e il ristorante di proprietà di Yevgeni Prigozhin. Pubblicato anche il video delle forze di sicurezza che entrano nel Wagner Centre.
Grandi quantità di denaro sono state trovate durante l’irruzione delle forze di sicurezza russe nel quartier generale della Wagner a San Pietroburgo. Lo hanno riferito i media russi e la notizia è stata confermata anche dal capo della Wagner Prigozhin secondo cui i soldi erano per le spese dell’organizzazione di mercenari che sta sfidando la leadership russa.
Il capo dei servizi segreti esterni russi Sergei Naryshkin ha condannato quello che ha definito come “un tentativo di ribellione armata”, un crimine che “non può essere giustificato da alcun risultato precedente”. “Al momento – ha affermato Naryshkin in una dichiarazione su Telegram in riferimento alla rivolta della Wagner – è chiaro che il tentativo di scuotere la società, di risvegliare le aspirazioni più oscure in essa, di accendere il fuoco di una guerra civile fratricida, è fallito. I russi hanno dimostrato maturità civica, la capacità di distinguere la verità dalle bugie”. Poi Naryshkin ha esortato i russi “a unirsi intorno al presidente russo Vladimir Vladimirovich Putin – il garante della Costituzione, dei diritti e delle libertà – e a sostenere il nostro esercito che a tutti costi respingerà l’assalto del nemico”.
“La Bielorussia è stata e rimane tutt’ora un alleato della Russia, condividendo pienamente gli obiettivi dell’operazione militare speciale”. Lo ha dichiarato il Consiglio di Sicurezza bielorusso, sottolineando che qualsiasi provocazione o conflitto politico e militare all’interno della Russia è “un regalo a tutto l’Occidente”. “Si tratta di una missione difficile, forzata e giustificata per proteggere il popolo russo nel Donbass. C’è una lotta in corso per il futuro del mondo slavo”.
Se il governo del presidente Aleksander Lukashenko continua a sostenere la Russia, l’opposizione bielorussa, al contrario, ha invitato i militari ad affermare la propria indipendenza. Valery Sakhashchyk, membro del governo transitorio di opposizione guidato da Svetlana Tikhanovskaya, ha chiesto alle forze bielorusse di unirsi per “salvare il Paese”. “Voglio rivolgermi all’esercito. Non abbiamo nessuno su cui fare affidamento. Ma noi, uniti, fronteggeremo questo problema”, ha affermato Sakhashchyk.
“Avremo il tempo di farci domande e lamentarci – ha aggiunto – non facciamolo ora. Uniamo la nazione, salviamo la patria, tutto il resto si vedrà più tardi”. Infine, ha accusato il presidente Lukashenko di aver portato il paese in un “vicolo cieco”. “O usiamo questa opportunità storica e diventiamo un Paese europeo prospero, o perderemo tutto e il nome della Repubblica di Bielorussia rimarrà solo nei libri”.
“Oggi ho parlato con i ministri degli Esteri del G7 e con l’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera per discutere della situazione in corso in Russia. Gli Stati Uniti rimarranno in stretto coordinamento con gli Alleati ed i partner man mano che la situazione continua a svilupparsi”. Così su Twitter il segretario di Stato americano, Antony Blinken.

(Adnkronos)