Bando della Regione del Veneto per ODV, APS e Fondazioni del Terzo Settore

La Regione del Veneto stanzia un bando per il finanziamento di progetti di rilevanza regionale promossi da ODV, APS e Fondazioni del Terzo Settore

Il decreto ministeriale n.141 del 2 agosto 2022 destina alla Regione del Veneto €1.986.964,00 per l’anno 2022, €1.692.582,00 per l’anno 2023 ed €1.839.764,00 per l’anno 2024, per un ammontare complessivo di risorse triennali di €5.519.292,00.

Il finanziamento, che si configura come contributo a fondo perduto e non come aiuto di Stato, non potrà superare la percentuale massima dell’80% del costo complessivo del progetto; il restante 20% costituisce la quota minima di cofinanziamento riconoscibile in parte in forma indiretta (valorizzazione dell’azione svolta dai volontari) e in parte in forma diretta (che non possono essere altri finanziamenti pubblici né i proventi del 5 per mille).

Gli obiettivi

La Regione del Veneto intende raggiungere gli obiettivi generali di cui all’Allegato A e i seguenti obiettivi locali prioritari, volti a promuovere:

  • Azioni di contrasto alla povertà sanitaria per assicurare l’accesso alle cure delle persone vulnerabili che versano in difficoltà socio-economica;
  • Azioni di sostegno alle attività di recupero, raccolta e distribuzione delle eccedenze alimentari a favore di persone e famiglie che non riescono ad accedere ad una alimentazione sufficiente e sicura, ad integrazione o a rinforzo delle attività della Rete degli Empori della solidarietà regionali;
  • Azioni di supporto e di potenziamento del trasporto sociale in rete, ad integrazione o a rinforzo della Rete “STACCO” ai fini di solidarietà sociale;
  • Azioni di contrasto al ritiro/isolamento sociale ed ambientale dei giovani e degli adolescenti, anche favorendo la collaborazione con le istituzioni impegnate nella valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e sportivo come delle reti locali di supporto attive in ambito socio-educativo;
  • Azioni di supporto alle famiglie fragili, alle persone vulnerabili e sole con interventi inter-generazionali e inter-culturali, che promuovano l’inclusione attiva e capacitante delle persone anche valorizzando la silver-economy, le alleanze fra/delle reti e l’impiego del tempo libero dei singoli a favore della Comunità e dell’inclusione sociale;
  • Azioni di carattere sportivo a valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico a favore delle persone con disabilità per promuovere lo sport, in tutte le sue forme, come strumento di dialogo, di inclusione sociale e di contrasto alle discriminazioni.

Le proposte progettuali dovranno prevedere chiaramente lo svolgimento di attività di interesse generale, in conformità alle previsioni statutarie, in osservanza ad obiettivi, aree e priorità individuati in Allegato A e Allegato B, e, laddove richiesto, in coerenza con la programmazione e la pianificazione socio-sanitaria regionale e la Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile.

Modalità di partecipazione

I progetti

Le proposte progettuali devono:

  • essere coerenti con le finalità statutarie e realizzarsi sul territorio regionale;
  • riguardare una o più attività di interesse generale di cui all’art. 5 del D.Lgs. 117/17, coerenti tra loro e svolte nel rispetto delle norme comunitarie, statali e regionali, che ne regolano l’esercizio;
  • individuare al massimo due obiettivi generali e per ciascun non più di due aree prioritarie di intervento definiti nel D.M. n. 141/2022 e riportati nell’Allegato A al presente provvedimento.

Il finanziamento sarà finalizzato alla realizzazione delle seguenti tipologie di progetti:

  • con valenza comunale e/o sovracomunale, promossi in forma singola o in partenariato, le cui azioni pongono una forte attenzione alle caratteristiche peculiari del territorio di riferimento con l’intento di ricostruire coesione sociale e rinnovarne l’identità e il cui costo progettuale può variare da un minimo di euro 25.000,00 fino ad un massimo di euro 39.999,00.
  • con valenza interprovinciale e/o regionale, promossi da un partenariato costituito da un ente capofila e da ulteriori minimo tre partner, in grado di attivare processi che permettano la realizzazione di soluzioni ad hoc in grado di soddisfare le istanze sociali presenti in una dimensione territoriale più ampia; il costo progettuale può variare da un minimo di euro 40.000,00 fino ad un massimo di euro 70.000,00.

Le attività progettuali non potranno avere una durata inferiore a sei mesi, dovranno concludersi inderogabilmente entro il 31 agosto 2024 e i relativi costi dovranno essere rendicontati entro il 30 settembre 2024.

I soggetti proponenti

I soggetti proponenti (singoli e capofila) e i partner devono avere la sede e svolgere la propria attività sul  territorio della Regione del Veneto, sono:

  • Organizzazioni di Volontariato (ODV) iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts) o trasmigrate dai Registri regionali di settore e in attesa del consolidamento dell’iscrizione al Registro medesimo (art. 101, comma 3, del Codice);
  • Associazioni di Promozione Sociale (APS) iscritte al Runts o trasmigrate dai Registri di settore e in attesa del consolidamento dell’iscrizione al Registro medesimo (art. 101, comma 3, del Codice);
  • Fondazioni del Terzo settore iscritte al Runts o all’Anagrafe unica delle Onlus, presso l’Agenzia delle Entrate.

Il requisito dell’iscrizione al Runts, o ad uno dei Registri regionali di provenienza, o all’Anagrafe delle Onlus, riguarda tutti i soggetti proponenti, ed i relativi partner progettuali, dalla data di pubblicazione dell’Avviso e per l’intero periodo di realizzazione del progetto, pena la decadenza dal contributo e la conseguente revoca del finanziamento.

Ciascun ente potrà presentare una sola istanza di contributo, di cui all’Allegato C, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, corredata al massimo di n. 6 Allegati, redatti e nominati come segue, a pena di esclusione:

  • Allegato C1 Scheda progettuale (obbligatorio);
  • Allegato C2 Piano finanziario (obbligatorio e compilato nelle parti A e B);
  • Allegato C3 Dichiarazione di partenariato (obbligatorio in presenza di partenariato);
  • Allegato C4 Dichiarazione di collaborazione gratuita e/o collaborazione per i sostenitori (obbligatorio in presenza di collaborazioni);
  • Allegato C5 Comunicazione antimafia (obbligatorio);
  • Allegato C6 Modulo delega (obbligatorio in presenza di delega).

Invio delle istanze

Le istanze dovranno essere inviate esclusivamente tramite PEC all’indirizzo [email protected], entro e non oltre le ore 23:59 del 31 maggio 2023, pena la non ammissibilità, con indicato in oggetto: “Istanza di contributo – ADP 2022” seguito dalla “denominazione dell’ente”.

L’invio è possibile anche mediante l’utilizzo della PEC del Centro di servizio per il volontariato territorialmente competente, oppure da casella e-mail non certificata al sopracitato indirizzo PEC, a seguito di processo di scansione in formato pdf dell’istanza sottoscritta in forma autografa, unitamente ad una copia del documento d’identità del sottoscrittore (art. 38 del DPR 445/2000).

L’istanza e tutti gli allegati dovranno essere inviate esclusivamente in formato pdf.

Le modalità di partecipazione, sia in forma singola che in partenariato, le condizioni per l’ammissibilità e la conseguente valutazione, nonché le motivazioni di esclusione, sono specificate nell’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Avvio del progetto e documentazione da allegare

Le associazioni che a seguito di specifico provvedimento sono risultate beneficiarie di contributo dovranno trasmettere, tramite PEC all’indirizzo [email protected], la documentazione di Avvio Attività acclusa nello stesso, entro 30 giorni dalla data di comunicazione del finanziamento:

  • Comunicazione di avvio attività, utilizzando il modulo scaricabile dal sito internet https://www.regione.veneto.it/web/sociale/avvisi-e-finanziamenti;
  • Accordo di partenariato sottoscritto tra le parti;
  • Eventuale rimodulazione del progetto e del relativo piano finanziario, in caso di contributo ridotto per esaurimento delle disponibilità della graduatoria.

La mancata produzione, anche parziale, della documentazione sopra indicata nei termini previsti, senza giustificato motivo, comporterà la decadenza dal finanziamento.

Il ruolo del CSV

I CSV possono supportare gli Enti del Terzo settore (ETS) nella fase di progettazione e agire come facilitatori autorevoli di relazione tra pubblico e privato, nel consolidamento di reti inter-operative fra ETS come nella creazione di reti inclusive che intervengono sulle problematiche individuate a livello territoriale, in stretta sinergia con gli enti locali, altri enti pubblici, le Aziende Ulss, le scuole di ogni ordine e grado, gli organi della giustizia, senza poter beneficiare delle risorse statali.

(CSV di Padova)