CONDIVISIBILE LA VOLONTA’ DEL GOVERNO PER UNA RIFORMA COMPLESSIVA DEL FISCO


BERTIN (PRESIDENTE ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA CHE LUNEDI’ HA LA PROPRIA ASSEMBLEA GENERALE): “MA IL RIORDINO DELL’IVA NON DOVRA’ TRADURSI IN UN AUMENTO DELLA TASSAZIONE”

Sarà uno dei temi che il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin, affronterà nel corso della sua relazione all’assemblea generale dell’associazione in programma per lunedì prossimo, 17 aprile.
“Ma la nostra posizione sul tema del fisco – dichiara – è talmente importante per le imprese che i riferimenti in corso di relazione rischiano di non rappresentare compiutamente il nostro pensiero”.
Una premessa: è condivisibile la volontà di una riforma complessiva, anche perché non è più tempo di manutenzioni ordinarie visto che in gioco ci sono la crescita economica e la coesione sociale e territoriale. 
“Se parliamo di redditi d’impresa – specifica Bertin – le scelte fatte dal governo su Irpef e Ires sono condivisibili perché intendono favorire il reinvestimento degli utili in azienda, promuovendo la capitalizzazione delle imprese e premiando la costruzione di nuova occupazione ed investimenti in innovazione”. 
Massimamente urgenti, nel giudizio del presidente, sono gli interventi di riduzione del cuneo fiscale sul costo del lavoro e le misure di detassazione degli aumenti contrattuali.
“Sono giusti – sottolinea – gli intenti del riordino del regime di compensazione delle perdite fiscali, della revisione della deducibilità degli interessi passivi e nel percorso che dovrebbe portarci alla flat tax sarà opportuno definire un chiaro sistema di detrazioni e di deduzioni, mentre sulla “NO TAX AREA” crediamo che non debbano esserci disparità tra redditi da lavoro dipendente e redditi da pensione, ma anche tra questi ultimi e i redditi da lavoro autonomo”.
Va sicuramente valorizzato il ruolo del welfare contrattuale con un regime di fiscalità agevolata mentre sull’IVA è necessaria la razionalizzazione del numero e della misura delle aliquote, ma la razionalizzazione non dovrà comunque tradursi in un incremento complessivo della tassazione indiretta su beni e servizi, mentre l’ipotesi di introdurre la cedolare secca anche per le locazioni commerciali si deve tradurre in un contenimento dei canoni a carico dei conduttori. 
Infine la fiscalità green.
“Dobbiamo evitare  – conclude il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova – di “santificare” la sostenibilità ambientale, senza un’adeguata valutazione delle sue ricadute in campo economico e sociale mentre va sostenuta la semplificazione degli adempimenti, la valorizzazione dello Statuto dei diritti del contribuente e la prospettiva del Codice Unico Tributario. Infine vanno quanto prima approntate la riforma del sistema sanzionatorio penale ed amministrativo e la riforma della riscossione”.

PADOVA 14 APRILE 2023

(Ascom Padova)