PM10 – CONSUNTIVO NOVEMBRE DOPPIATO IL LIMITE DI LEGGE ANNUALE, NON ACCADEVA DAL 2017

Schivato il lockdown della prima ondata del Covid (41 giorni di superamento del limite di legge del Pm10 si sono verificati entro il 9 marzo e altri prima del  suo ulteriore inasprimento di fine marzo) il Pm10 ha ripreso virulenza. “Con il ripresentarsi delle condizioni atmosferiche favorevoli al suo accumulo in aria – dichiara Lucio Passi, responsabile politiche antismog di Legambiente – dal 10 al 31 ottobre si sono verificati 8 giorni di superamento e del 1 al 28 novembre altri 16, per complessivi 71 giorni dall’inizio dell’anno. Il doppio del limite – 35 giorni- consentito dalla legge. Non accadeva dal 2017 (vedi tabella alla fine)”.

“Da una decina d’anni nei mesi invernali vengono attuate limitazioni del traffico con il blocco – almeno sulla carta – dei mezzi più inquinanti. Ma – continua Passi- nonostante dicembre e soprattutto gennaio siano mesi molto inquinati, queste limitazioni vengono sospese poco dopo la metà di dicembre fino all’epifania compresa: guai a disturbare lo shopping natalizio. Quest’anno si è andati oltre: l’accordo tra Comune e associazioni del commercio ha reso gratuiti 250 parcheggi a ridosso del centro storico, di cui 100 alla Prandina e permette di entrare nella ZTL con un piccolo escamotage. Un accordo che sarebbe giustificato dal sostegno agli esercenti colpiti dalle limitazioni degli orari d’apertura per frenare i contagi. Un provvedimento quantomeno discutibile perché i parcheggi gratuiti rischiano di attirare molte più auto da tutta la città e dai comuni contermini, aumentando lo smog.  Una decisione opinabile anche perché gli assembramenti in centro hanno portato alla stretta alle passeggiate proprio in centro nei fine settimana”.

“Da sempre – ricorda l’esponente di Legambiente – le associazioni del commercio chiedono più parcheggi al servizio del centro,  e negli anni i vari Amministratori li hanno accontentati. Come con l’area dell’ex Cledca, vicinissima alla Cappella degli Scrovegni, trasformata “provvisoriamente” in un parcheggio a raso, che divenne poi un autosilos da 750 posti. Anche lo spazio dell’ex caserma Prandina per le feste natalizie del 2018 fu attrezzato in “via provvisoria” con 250 posti auto: tanto provvisoria che è ancora qui nel 2020 e con 100 posti in più, freschi freschi”.

“La cessione del demanio al Comune dell’ex caserma sta per diventare definitiva: cosa deve diventare l’ex PrandinaCertamente non un mega parcheggio, ma Legambiente è convinta che la discussione parcheggio sì – parcheggio no sia estremamente riduttiva. Infatti parliamo di uno spazio di ben 35.777 mq, tra zone scoperte ed  edifici ottocenteschi, che può diventare il perno della riqualificazione funzionale ed urbanistica di tutto il settore ovest del centro storico con al cuore un ampio parco.  Lo indica anche il prevalente progetto emerso dal processo partecipativo gestito da Agenda 21 nei primi mesi del 2019. L’Amministrazione finora ha evitato di esporsi sul futuro dell’area: è ora che dica subito e chiaramente cosa vuol fare. Troppi poi dimenticano i vincoli di Soprintendenza e Regione finalizzati alla salvaguardia della sua integrità storica e culturale e che il Piano Regolatore destina lo spazio a verde pubblico al servizio del centro storico, dove scarseggia vistosamente”.

NOTA. Al servizio del centro e delle aree limitrofe c’è una sovrabbondante offerta di stalli, parcheggi e silos: 8.993, contro i soli 3.103 parcheggi scambiatori più esterni (fonte Comune- APS 2019). Il redigendo Pums (Piano per la mobilità sostenibile) afferma che è necessario potenziare l’offerta di sosta nella parte più esterna della città, favorendo l’integrazione tra i modi di trasporto pubblico-privato/gomma-ferro.

(Legambiente Padova)