Venezia: Consiglio comunale, ok solo a negozi compatibili con patrimonio culturale (2)

(AdnKronos) – Nel testo si mettono nero su bianco le categorie ammesse nelle due aree prese in considerazione in fatto di nuove aperture (anche per trasferimento): commercio al dettaglio e/o produzione del settore di moda di alta gamma, librerie, gallerie d’arte e antiquari, arredamento e design, commercio e/o produzione di oggetti preziosi, commercio di orologi di alta gamma, commercio e restauro di oggetti d’arte, cose antiche o articoli d’antiquariato, articoli di numismatica e filatelia, artigianato artistico, tipico, tradizionale e storico.
Per le attività già esistenti nelle aree coinvolte vengono indicate alcune prescrizioni cui adeguarsi entro 6 mesi dal raggiungimento dell’intesa con la Regione: i negozi di artigianato artistico, tipico, tradizionale e storico devono specificare il luogo di produzione del prodotto espressamente in vetrina, con legenda visibile; è confermato il divieto di esposizione di prodotti di qualsiasi tipo, forma e materiale su stipiti delle vetrine delle porte d’ingresso ai negozi, inclusa la porta stessa, sia all’interno della medesima che all’esterno; è vietato l’uso di espositori esterni al negozio, anche se temporanei, posti in qualsiasi parte esterna del medesimo, appesi su stipiti, o agganciati ad esempio sulla porta d’ingresso, come già previsto dai vigenti regolamenti.
Nel contesto dell’Area Marciana, indipendentemente dalla tipologia merceologica prevista, dovrà essere garantito il mantenimento di arredi o allestimenti già in essere o di analoga connotazione e lo spazio vetrina dovrà essere allestito in modo non pregiudizievole del carattere storico del bene e comunque rispondente a canoni ordinari di decoro. Dopo il nulla osta della Soprintendenza ai Beni culturali e il via libera del Consiglio comunale odierno, il provvedimento ora passerà all’esame della Regione per l’ok definitivo.

(Adnkronos)