Mirko Scarabello nuovo presidente Istituto tutela Grappa Trentino

Trento, 30 mag. (Labitalia) – Un’elezione all’unanimita’ quella che ha nominato Mirko Scarabello alla presidenza dell’Istituto di tutela Grappa del Trentino. Classe 1967, trentino doc, percorso di studi all’attuale Fondazione Mach di San Michele all’Adige, dopo qualche anno di lavoro nel mondo del vino, nel Chianti Classico in Toscana, Mirko Scarabello dagli anni ’90 ha dedicato la sua carriera al mondo della grappa e dal 1998 e’ prima responsabile di produzione, poi direttore tecnico e mastro distillatore della distilleria Segnana, storico marchio della famiglia Lunelli che ha contribuito negli anni a promuovere e internazionalizzare il concetto di grappa di qualita’ e di grappa trentina in particolare.

Consigliere dell’Istituto di tutela grappa del Trentino dal 2017, ora ne e’ alla presidenza. “Un incarico che mi onora, soprattutto perche’ prendo il testimone da Beppe Bertagnolli, un vero e proprio ambasciatore della grappa del Trentino. Cerchero’ di portare avanti le attivita’ contando su una grande intesa con il consiglio e cercando di essere il piu’ possibile vicino alle esigenze dei nostri distillatori”, spiega il neopresidente Scarabello.

Dopo otto mandati di presidenza con Beppe Bertagnolli, si rinnova cosi’ in gran parte l’assetto di uno degli istituti di tutela piu’ antichi in Italia per il settore delle bevande. Alla vicepresidenza la conferma di un altro decano della grappa in Trentino, Bruno Pilzer, dell’omonima distilleria in Val di Cembra. Territorio, tutela, qualita’ sono solo alcune delle parole chiave che il nuovo presidente dell’Istituto utilizza per parlare del prossimo futuro dell’Istituto. “Ci aspetta subito una grande sfida – commenta Mirko Scarabello – che e’ quella di creare un protocollo sui controlli dell’Ig Grappa del Trentino, cosa che cominceremo a fare dai primi di giugno discutendone prima in sede di Assodistil poi con confronti sul territorio”.

Dopo la creazione del marchio europeo, infatti, sara’ necessario trovare un piano di controlli e soprattutto individuare il futuro certificatore. “Un impegno che rispetto ad altre regioni ci trova gia’ piu’ preparati – continua in proposito il presidente dell’Istituto – anche perche’ siamo l’unica realta’ in Italia che dagli anni Sessanta si e’ dotata di un disciplinare piu’ rigido e territoriale”.

Dalla promozione alla tutela, molte le prossime sfide dell’Istituto di tutela Grappa del Trentino. “E’ la nostra fortuna – dice il nuovo presidente Mirko Scarabello – produrre in una terra come quella del Trentino: noi siamo partiti dalle nostre piccole distillerie per farci conoscere in tutto il mondo e abbiamo capito che e’ il Trentino che il consumatore cerca e trova nei nostri prodotti; il 70% delle nostre terre e’ rappresentato da montagne, e’ anche grazie al nostro lavoro che riusciamo a sostenere questo ambiente cosi’ unico per clima, conformazione, paesaggio ed e’ la stessa unicita’ che da’ valore alle nostre grappe”.

A questo proposito, il consiglio lavorera’ molto sulle sinergie con altri partner trentini e non solo. “Dovremo puntare sul gioco di squadra cercando di unire le forze con altre realta’ del territorio trentino, ma non solo – continua il presidente Scarabello – e per farlo abbiamo bisogno di cominciare un percorso che guardi ai nuovi consumatori, pur puntando sul valore aggiunto che abbiamo e che troviamo nella tradizione del nostro prodotto”.

Tra le azioni in programma, anche il potenziamento della comunicazione e dell’immagine del marchio del Tridente attraverso gli strumenti tradizionali, ma soprattutto utilizzando il linguaggio dei nuovi sistemi di comunicazione, a partire dai social network. “Un modo per cominciare a raccontare un prodotto storico con mezzi innovativi”, sottolinea Mirko Scarabello. Vicepresidente dell’Istituto sara’ ancora Bruno Pilzer (distilleria Pilzer), mentre gli altri consiglieri sono Luigi Cappelletti (Antica Erboristeria Dr. Cappelletti), Alessandro Marzadro (Marzadro), Carlo Pezzi (distilleria Pezzi), Giuliano Pisoni (distilleria Pisoni), Bernardino Poli (Casimiro), Rudy Zeni (distilleria Zeni).

L’Istituto di tutela della Grappa del Trentino e’ nato nel 1965 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 24 soci dei quali 21 sono distillatori e rappresentano la quasi totalita’ della produzione trentina e ha il compito di valorizzare la produzione tipica della grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta ‘Trentino Grappa’.

Quello della grappa in Trentino e’ un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 10 mila ettanidri di grappa (circa il 10% del totale nazionale), vale a dire circa 4 milioni di bottiglie equivalenti (da 70 centilitri) distillando 15 mila tonnellate di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve aromatiche (30% del totale), quella destinata all’invecchiamento (circa il 45%) e quella da vinacce miste (circa il 25% della produzione). Il fatturato medio annuo che la grappa genera in Trentino e’ calcolato intorno ai 15 milioni di euro per l’imbottigliato e 2 milioni di euro per quanto riguarda la materia prima.

(Adnkronos)

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