Elezioni Russe

16/3/2018

   

Domenica si terranno le elezioni in Russia ed il favorito è PUTIN, in corsa per il suo quarto mandato (non consecutivo) che avrà durata di 6 anni. I sondaggi lo danno  nettamente  favorito (69.7%).  Queste elezioni giungono pero’ in un momento cruciale per la Russia: l’espulsione dei diplomatici russi da parte di Londra attuata in queste ore, l’occupazione della Crimea e la crisi Ucraina,  le sanzioni (ancor più strette dal 2017) attivate dal  Consiglio Europeo e dagli USA, cui  Mosca ha risposto rinnovando a sua volta le proprie controsanzioni  fino al 31 dicembre del 2018 (si tratta di un embargo per diverse categorie di generi alimentari provenienti dai Paesi europei, dal Canada e dagli Stati Uniti, in sostanza carne e pesce, frutta e verdura) rendono il periodo critico.

Un occhiata al grafico dell’indice russo MICEX indica come abbia sostanzialmente sviluppato un doppio massimo assoluto, con i prezzi a ridosso della parte alta del range (v.grafico) e con spazio al rialzo ristretto, mentre al ribasso si potranno avere ripiegamenti a 213800 (-6.7%) e sui  205000 (-10%) – analisi dettagliata per i ns abbonati al servizio Azioni & Indici.

Sul fronte valutario, dopo il collasso del Rublo che lo aveva portato a toccare area 92, corrispondente ad una svalutazione del -146% (v.grafico), la valuta russa  si è successivamente ripresa contro euro,  rafforzandosi  sino a quota 60 per poi risalire in area 70 (valori attuali), cioè’ sostanzialmente sul punto mediano del range quindi su una zona “neutrale” che implica pero’ come siano da attendersi veloci picchi rialzisti nuovamente sopra area 80, probabilmente causati da rinnovate tensioni geopolitiche (con riflessi anche sul tasso di interesse).

Il tasso di interesse, portato al 17% durante la crisi,  è stato poi via via ridimensionato ed attualmente è al 7.50% (piu alto addirittura di Brasile e Cina).

A cura di Daniela Turri

https://www.fib30online.it/it/articolo-159.htm

 

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