Veneto: assessore lanzarin, alloggi ai veneti e a chi ne ha piu bisogno

Venezia, 28 set.(AdnKronos) – ‘Edilizia pubblica, si cambia. Le assegnazioni daranno priorita ai veneti e a chi risiede nel territorio regionale da almeno cinque anni, agli anziani, ai giovani, alle nuove coppie e alle famiglie monogenitoriali. Le case popolari sono un patrimonio pubblico che deve essere gestito con equita e con criteri di sostenibilita e responsabilita per aiutare chi davvero ha piu bisogno ‘. Cosi l’assessore al Sociale e all’Edilizia residenziale della Regione Veneto Manuela Lanzarin commenta il via libera dato oggi dalla Commissione urbanistica del Consiglio regionale alle nuove norme in materia di edilizia residenziale pubblica.

La legge, presentata dalla Giunta regionale 15 mesi fa e ora in attesa dell’ok definitivo dell’aula consiliare, cambia la ‘governance’ delle Aziende territoriali per l’edilizia residenziale, rendendola piu leggera e operativa e – soprattutto – aggiorna i criteri per l’accesso alle case pubbliche. Tre le principali novita: i contratti a termine (cinque anni, rinnovabili); il canone di locazione ‘sopportabile’, parametrato cioe alle possibilita economiche degli assegnatari ma anche ai costi di gestione e manutenzione sostenuti dall’Azienda pubblica; e, infine, i criteri di accesso: le priorita nelle graduatorie di assegnazione verra data a chi risiede in Veneto da almeno cinque anni (anche non consecutivi, negli ultimi dieci anni) e ai nuclei con persone anziane o con persone disabili, donne vittime di violenza, giovani coppie, genitori soli con figli minori, persone in condizioni disagiata.

‘A piu di vent’anni dalle leggi regionali che hanno riordinato gli enti di edilizia pubblica e i criteri di gestione degli alloggi, era necessario aggiornare le regole – sottolinea l’assessore – al fine di preservare il patrimonio abitativo e garantirne l’effettiva funzione sociale. Oggi 4 inquilini su 10 dei 37 mila alloggi di proprieta regionale (41 mila contando anche le case di proprieta dei comuni) pagano un canone compreso tra i 20 e i 48 euro al mese, e 5 su 10 pagano un affitto compreso tra i 120 e i 212 euro mensili, a fronte di un costo medio unitario di 131 euro al mese solo per le spese di gestione e manutenzione. Se non fossimo intervenuti in difesa della sostenibilita economica, le Ater non sarebbero piu state in grado ne di assicurare la gestione e la manutenzione delle case esistenti, ne tantomeno di realizzare o acquisire nuovi alloggi ‘.

(Adnkronos)